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Si avvicinano il Natale e le feste di fine anno ed il Centro teatrale Fabbricateatro di Elio Gimbo, Daniele Scalia e Sabrina Tellico propone, proprio in questi giorni, alla Sala Giuseppe Di Martino, in via Caronda 82, a Catania, la sua nuova produzione ovvero “U sceccu do Signuri – Miracolo a Natale”, nuovo testo del drammaturgo catanese Sal Costa (già autore questa estate per Fabbricateatro de “Il segreto di Audrey Hepburn”).

Locandina

Lo spettacolo, che debutterà sabato 21 Dicembre 2019alle ore 21.00 (repliche il 22 ore 18.00, il 27, 28 e 29 Dicembre ore 19.00), si avvale della regia della giovanissima Nicoletta Nicotra e vede protagonista Cinzia Caminiti e “La musica” (Sara Castrogiovanni, Francesco Messina, Andrea Mirabella, Nicoletta Nicotra), Piccola orchestra giovanile dell’Etna Jacarànda, diretta da Puccio Castrogiovanni. Le scene sono di Bernardo Perrone, i costumi di Fabbricateatro, luci di Simone Raimondo e video di Gianni Nicotra.

La pièce, grazie alle musiche, all’impianto scenografico e alla storia narrata, trasporta lo spettatore in piena atmosfera natalizia. Protagonista è una donna, una popolana con un colorito linguaggio vernacolare che, nella notte della Vigilia di Natale, incontra l’asino del presepe. Nel racconto dell’asino un nuovo Vangelo apocrifo ed i fatti narrati sorprendono perché vengono da un’angolazione diversa e la sensibilità dell’asino si mescola a quella della popolana che ne riporta il racconto.

“La Musica”, Cinzia Caminiti, Elio Gimbo e Nicoletta Nicotra

Ecco, in sequenza le voci dei protagonisti della nuova produzione di Fabbricateatro: l’autore Sal Costa, la protagonista Cinzia Caminiti, la giovanissima regista Nicoletta Nicotra ed Elio Gimbo, direttore artistico di Fabbricateatro che parla della sua eredità di regista.

Sal Costa

Nello spettacolo – sottolinea l’autore Sal Costa forse un sogno o una un’apparizione soprannaturale e miracolosa nella notte della Vigilia di Natale, troviamo il realismo magico di Jodorowsky, la commedia dell’arte, Martoglio e l’opera dei pupi. La pièce, in una avvincente e coinvolgente atmosfera natalizia, finisce per incantare e divertire”.

Cinzia Caminiti in scena

“U sceccu do Signuri” – aggiunge la protagonista Cinzia Caminitiè una storia lieve, surreale e terrena dove un asino, per bocca di una “fimmina di casa”, racconta la sua personale esperienza con i personaggi del presepio, narra del protagonista più famoso della Storia, Gesù e di quelli che lo hanno attraversato lungo il suo cammino sulla terra: i magi, gli arcangeli, la sacra famiglia e poi i viaggi, le fughe, i miracoli. Un racconto di uno “sceccu”, seppur “sceccu do Signuri”. Per me un ritorno al dialetto arcaico, sonoro, quello che somiglia alla poesia, un  percorso a ritroso tra le canzoni popolari eseguite dal vivo, tra i Vangeli apocrifi e soprattutto al “cuntu”, arte antica e per fortuna ancora attuale. In scena si racconta semplicemente un fatto, un sogno, un incubo notturno, un miracolo ed ognuno gli darà il suo significato a seconda della sua visione, spirituale o laica che sia. Si sorride, si riflette, ci si commuove. Ed a Natale deve essere così”.  

Nicoletta e Gianni Nicotra

“Ora, immagina la sera della vigilia, – racconta la giovane regista Nicoletta Nicotracon tanto di tavola imbandita tutta “rosso Natale”  e presepe con statuine in terracotta. Immagina come può andare se a cena, in famiglia c’è da un lato, un figlio che ha studiato, giovane e conservatore; dall’altro, un padre sottoproletario, per di più burbero e poco simpatico… In mezzo la madre e moglie: una donna semplice, casalinga schietta a volte pettegola e a tratti un po’ nostalgica. Lei, forse perchè ha sognato, forse perchè ha mangiato pesante, la notte si sveglia e trova accanto a sé un asino. Miracolo? allucinazione? Visione mistica? Forse è quello del presepio? Quello vicino al bue? forse un essere magico? Forse è vero? Chi lo sa…L’asino che pur restando sempre sullo sfondo, ha visto tanto, per tutta la vita è stato vicino al Signore,  anche “a costu di la morti” parla, ricorda, rimpiange il suo vissuto e, con la “Musica” si racconta, u Sciccareddu, e racconta, a modo suo, anche di Gesù e della sua Storia. Tra il poetico e l’ironico, tra fantasia e mondo reale, nasce una storia “Ca nuddu  ‘a sapi”. Quella di “U sceccu do Signuri”. Vera solo per chi è disposto a crederci”.

Elio Gimbo (Ph. Cristina Iacona)

“La domanda che oggi appare nel mio lavoro in Fabbricateatro – ribadisce Elio Gimbo, parlando della sua eredità di regista –non è come si monta uno spettacolo, ma come si trasmette un’eredità? Il teatro di gruppo non si identifica solo con lo spettacolo. Esiste una fedeltà a noi stessi che ci impone di ingravidare la creatura che amiamo accettando di abbandonare la prima linea per fare posto a chi comincia adesso, ad un’altra generazione che meglio di noi, deciderà il ruolo del teatro nel futuro. Per me, in un certo senso, questo spettacolo è più importante di molti altri che mi hanno visto al centro dell’attenzione perché mi prendo la responsabilità di affidare il timone del peschereccio a Nicoletta, la possibile seconda generazione di Fabbricateatro. Tocca a lei imparare a padroneggiare l’arte dell’incanto, pungolare la riflessione dello spettatore, far danzare la sua sensibilità. Tocca a lei cercare il senso della strana professione del regista. Ma in cosa consiste questa pretesa eredità che avverto di dover trasmettere ad una giovane ventenne? Quel tanto di mestiere che può apprendere guardandomi lavorare e alcuni “principi che ritornano” nell’esercizio del mestiere stesso. Guardando Nicoletta lavorare penso alla generazione dei giovani di oggi che sembra condannata quasi a un grande olocausto, a un grande massacro, o a una grande rivolta. Ecco il cuore della mia eredità di regista: Nicoletta, trova la tua rivolta. Impara a pensare in maniera paradossale: non è che noi stiamo andando verso la fine del mondo, la fine del mondo è già avvenuta. Buona “prima volta”, comunque vada non la dimenticherai mai”.

Scheda dello spettacolo

“U sceccu do Signuri” – Miracolo a Natale

di Sal Costa 

con Cinzia Caminiti e con “La musica”: Sara Castrogiovanni – Francesco Messina – Andrea Mirabella – Nicoletta Nicotra (Piccola orchestra giovanile dell’Etna Jacaràanda – diretta da Puccio Castrogiovanni).

Regia Nicoletta Nicotra

Scene Bernardo Prerrone

Costumi Fabbricateatro

Luci Simone Raimondo

Video Gianni Nicotra 

Produzione Fabbricateato – Sala Giuseppe Di Martino – Catania – 21, 22, 27, 28, 29 Dicembre 2019 – ore 21.00, 18.00 e 19.00. Ingresso spettacoli: € 10,00 Ridotto € 8,00 – Info e prenotazioni: 347.3637379.

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