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Giovedì 30 gennaio, alle ore 17.30, nella Pinacoteca “N. Sciavarrello” (piazza Manganelli, ex chiesa di San Michele Minore) si terrà un incontro pubblico per rievocare l’alta statura intellettuale e morale di Leone Ginzburg (1909-1944), animatore della cultura italiana degli anni Trenta e letterato antifascista. Il percorso biografico sarà tracciato da Angelo D’Orsi, studioso di grande notorietà e autore di un saggio dedicato all’intellettuale antifascista; con D’Orsi dialogheranno Francesco Coniglione e Salvatore Tinè, docenti dell’Università di Catania.

Sarà messa in risalto l’intransigenza politica e l’apertura culturale che contrassegnò la vita breve e intensa di Leone Ginzburg. Nato ad Odessa, visse quasi sempre a Torino, dove compì parte degli studi ed ebbe come compagno di banco Noberto Bobbio, al Liceo D’Azeglio; fondò con Giulio Einaudi l’omonima casa editrice. Rifiutò di giurare fedeltà al regime – giuramento imposto dal governo fascista ai docenti. Aderì al movimento “Giustizia e Libertà” e al clandestino “Partito D’azione”. Arrestato e detenuto per un lustro, fu poi mandato al confino. Alla caduta di Mussolini, il 25 luglio 1943, prese parte alla Resistenza romana. I fascisti italiani lo consegnarono ai nazisti che lo internarono nel Braccio della morte a Regina Coeli  e lo uccisero. Appartenente alla comunità ebraica ebbe una visione laica e pluralista; fu marito della scrittrice Natalia e padre dello storico Carlo. L’incontro è organizzato dalla Città metropolitana di Catania, da Philolympia e dall’Osservatorio Euromediterraneo. Ingresso libero.

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