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Sembrano trascorsi secoli da quanto il Catania Calcio militava in Serie A e raggiungeva le fasi più calde di competizioni nazionali come la Coppa Italia, ma in realtà sono passati solo poco più di sei anni: risale infatti alla stagione 2012/2013 l’approdo ai quarti di finale di Coppa Italia, in concomitanza con un modesto 8° posto in Serie A. Da allora, una retrocessione in Serie B e un illecito sportivo che ha portato all’allora LegaPro, ritornata Serie C nel 2017. La battaglia per risalire la china è partita subito, con due ottimi piazzamenti negli ultimi due anni, facendosi però beffare poi ai playoff in semifinale. Andiamo ora a vedere la situazione della squadra di quest’anno, sia dentro che fuori dal campo.

Il gruppo rossazzurro con il tecnico Lucarelli

Nonostante le prestazioni delle precedenti stagioni, il Catania Calcio non può dormire sonni tranquilli: l’ultimo incubo è quello del fallimento del gruppo Meridi, dichiarato insolvente dalla sezione fallimentare del tribunale di Catania ad inizio gennaio, respingendo l’istanza presentata dalla società di Pulvirenti, con perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza nelle ultime ore presso la sede del club. Troppi i debiti pregressi che continuano a trascinarsi, che secondo i documenti del tribunale si aggirano sugli 87 milioni e non abbastanza tempo per risanare i conti di un gruppo responsabile di oltre 500 dipendenti su tutto il territorio siciliano. Inutile negare che la situazione legale della squadra non abbia inciso negativamente sulle prestazioni in campo.

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Se è vero che il Catania è ancora nei giochi per l’accesso ai playoff, sebbene con una posizione meno prestigiosa rispetto alle due stagioni passate, è anche vero che gli uomini di Lucarelli non possono permettersi distrazioni o cali di concentrazione: Viterbese, Cavese, Virtus Francavilla e Paganese, nonostante gli scarsi risultati recenti e i punti persi per strada, rimangono con il fiato sul collo a meno di due partite di distanza e il rush finale degli etnei dovrà essere perfetto, per approfittare al massimo del momento mediocre delle avversarie. Sulla carta, nel Girone C sono ancora a disposizione poco più di 30 punti, bottino non indifferente che il Catania dovrà massimizzare per puntare a migliorare la propria posizione in classifica e accedere ai play off in forma, sia da punto di vista fisico che morale.

Il calendario prevede, però, ben quattro scontri con alcune delle meglio classificate del girone, incluse Reggina, Bari, Catanzaro e Teramo. Le quote di calcio per le partite di oggi vedono comunque i rossazzurri ben attrezzati anche contro le squadre che puntano alla qualificazione diretta in Serie B, data comunque la caratura di una società che, solo qualche anno fa, militava nella massima serie italiana e sa bene come interpretare il calcio professionistico.

Catania-Ternana 0-0

La squadra deve quindi già entrare in una corsa play off protratta ma necessaria, soprattutto a livello mentale. I play off sono infatti l’ultima spiaggia e l’ultima chance per il Catania di giocarsi l’accesso in Serie B per il Catania senza dover rimandare il discorso promozione di un altro anno dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia Serie C per mano della Ternana. Cristiano Lucarelli dovrà spronare i propri ragazzi e insegnargli la stessa via del goal che lo ha portato a vincere il titolo di capocannoniere della Serie A, per rimediare a una differenza reti in negativo e assicurarsi più punti possibili, sempre che i problemi legali non portino a ripercussioni sportive per la squadra.

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