Turismo

Come aprire il FIS (fondo di integrazione salariale) e ridurre i costi del personale senza licenziare; come utilizzare al meglio le misure che il governo ha messo in campo per il settore extra alberghiero; come rendere flessibili le tariffe e ottimizzare il lavoro dei channel manager: sono solo alcune delle aree di crisi che gli imprenditori del settore extra alberghiero stanno affrontando e sulle quali Italianway, start up prop tech tutta italiana inserita proprio in questi giorni dal Financial Times nella classifica delle top 1000 aziende europee che sono cresciute maggiormente nell’ultimo triennio, lancia la sua Unità di Crisi (https://info.italianway.house/gestione-emergenza-turismo/), con i massimi esperti del Team, top management compreso, in campo per una campagna di consulenze personalizzate per aiutare gli operatori più piccoli a sopravvivere all’emergenza scatenata dal coronavirus con il crollo verticale delle prenotazioni che ha interessato tutto il comparto turismo.

Si tratta di una vera e propria Unità di Crisi– spiega Marco Celani, AD Italianway – con tutti i nostri manager ed esperti in campo, naturalmente in maniera gratuita, per supportare concretamente con consigli e indicazioni su come gestire l’emergenza chi opera nel settore extra alberghiero e sta vivendo settimane difficili. La nostra è un’azienda strutturata che sta reagendo con grande vigore alla sferzata del crollo delle prenotazioni: come Italianway abbiamo prontamente rimodulato la struttura dei costi rispetto alla tempistica di durata stimata della crisi e al momento ci siamo fasati su 6 mesi. Tutta l’azienda è stata in grado di lavorare in smart working in 2 giorni e ci siamo messi in modalità di ascolto dei nostri clienti, il nostro vero asset tra partner, proprietari e ospiti, per capire le loro necessità in questo momento di crisi globale. Ci stiamo concentrando su quello che conta. Fare poche cose in modo ottimale. Abbiamo già ottenuto la moratoria dei finanziamenti, concordato modalità di pagamento differite con tutti i fornitori e rimodulato le tariffe delle case che gestiamo. Stiamo mettendo online sul nostro portale circa 200 appartamenti già contrattualizzati, per arrivare a 1500 case online a giugno e farci trovare super pronti per quando il mercato ripartirà! Tanti nuovi proprietari ci chiamano in queste ore per affidarci i loro immobili che sono la cosa più preziosa che hanno, nella certezza che appena passata la crisi potranno rialzarsi proprio attraverso la rendita, figlia della messa a reddito affidata a noi che siamo un operatore professionale, delle loro seconde case, veri e propri oggetti magici che consentiranno un lieto fine alla situazione pesante che tutti viviamo al momento”.

Contestualmente Italianway sta portando avanti in questi giorni, in un’ottica di totale collaborazione e in nome dei big player italiani dello short term e dell’Associazione Italia StartUp di cui rappresenta una delle realtà più innovative, il dialogo con le Istituzioni dialogando continuamente con il Ministero dell’Economia ed investendo direttamente il MiBACT, nella persona della Sottosegretaria al Turismo On. Lorenza Bonaccorsi, delle richieste delle misure necessarie per garantire la tenuta e la ripartenza del settore extra alberghiero.

Per contattare l’UNITÀ DI CRISI ITALIANWAY: (https://info.italianway.house/gestione-emergenza-turismo/)

COS’È ITALIANWAY Italianway (https://www.italianway.house/) è una start up innovativa prop-tech del settore turismo-hospitality fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani, AD; conta su un Team di 100 under 30 laureati e plurilingue e ha contrattualizzato finora oltre 1000 immobili di cui più di 700, tra appartamenti, ville e residenze d’epoca in tutta Italia, già prenotabili direttamente dallo stesso portale Italianway.

Gli ultimi bilanci hanno fatto registrare un giro d’affari di oltre 11 milioni e il 2019, anno d’oro per l’azienda, si è chiuso con un consuntivo di 15 milioni di turn over ad un tasso di crescita del +30,6% rispetto al 2018.

Italianway ha mosso i primi passi nel settore turismo-hospitality alla fine del 2014 accogliendo viaggiatori da tutto il mondo nelle seconde case inutilizzate degli italiani, iniziando da Milano. Grazie ad un modello operativo ben strutturato e a un software integrato, sviluppato internamente con circa tre milioni di investimento ed in grado di gestire l’intero processo del vacation rental, Italianway è rapidamente diventata il più grande property manager di Milano. E sul fronte incoming i risultati sono altrettanto brillanti: nell’anno che si è chiuso ltalianway ha accolto in Italia oltre 45mila viaggiatori di 164 Paesi (26mila prenotazioni, 130mila notti vendute) un vero e proprio record reso possibile grazie al suo modello di accoglienza diffusa.

A fine gennaio 2019 ha lanciato il primo franchising italiano del vacation rental attivando in pochi mesi, a partire dalla primavera 2019, oltre 40 destinazioni in tutta Italia, tra borghi, città d’arte, località di mare, di montagna o in collina.

Sempre nel 2019, e come già accaduto nel 2018, Italianway ha ricevuto il secondo certificato di eccellenza dalla Commissione Europea, che riconosce il suo progetto di sviluppo tra i migliori 400 a livello europeo in considerazione della capacità di impatto sui borghi e sulla capacità di attrarre turisti. Italianway si è inoltre aggiudicata la 31esima posizione su 400 nella classifica delle 400 aziende italiane che crescono di più, redatta da Statista in collaborazione con Il Sole 24 Ore.

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