Catania News

La Polizia di Stato non ferma la sua attività di contrasto al crimine, nonostante sia impiegata massivamente nei controlli per rendere efficaci le misure in materia di Coronavirus. Il Questore di Catania Mario Della Cioppa ha richiesto al Capo della Squadra Mobile Marco Basile di garantire adeguati servizi antirapina mediante personale in borghese, proprio diretti ad evitare che pregiudicati e sbandati possano approfittare della pochissima presenza di persone su strada per effettuare atti predatori nei riguardi degli esercizi legittimamente aperti per servizi essenziali quali, ad esempio, tabaccherie e farmacie.

Ed è nel contesto di tali servizi che la Squadra Mobile ha arrestato i pregiudicati Abdoulaye Thiam (Senegal classe 1982) e Mareiva Saikou (Gambia classe 1998), entrambi senza fissa dimora, perché ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata. Lo scorso 20 marzo, infatti, personale della Squadra Mobile ha eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale di Catania a carico dei nominati in oggetto in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di 8 rapine, alcune anche violente, in pregiudizio di passanti, consumate nel centro di Catania in orari notturni.

L’attività investigativa scaturisce dall’acuirsi, negli ultimi mesi, delle denunce presentate da numerose vittime che rappresentavano di aver subito una rapina ad opera di una coppia di cittadini extracomunitari mentre si trovavano nel centro cittadino. In proposito personale della Squadra Mobile, valutando le analogie del modus operandi, ma soprattutto in considerazione delle descrizioni somatiche degli autori,  hanno intrapreso un’attività di indagine finalizzata all’identificazione dei responsabili degli episodi delittuosi che stavano terrorizzando un intero quartiere del centro di Catania.

Infatti, le vittime delle rapine hanno riferito di essere stati aggrediti, in alcuni casi in maniera violenta, in orari notturni, da due uomini di etnia africana che, dopo averli “agganciati” con una scusa banale (come chiedere l’ora o una sigaretta), immobilizzavano o picchiavano i malcapitati per sottargli il cellulare o altri effetti personali. In tale ambito, l’attenzione investigativa è stata focalizzata in particolare su alcune ipotesi di rapina, denotate dalla particolare gravità in quanto consumate attraverso la minaccia di un coltello puntato al petto, o con violenza consumata con pugni e calci, sferrati al volto e al costato, o colpendo la vittima alla testa con una bottiglia.

Il susseguirsi di episodi, che hanno visto coinvolte come vittime anche anziani e studentesse, ha fatto sì che l’attività di indagine si concentrasse su alcuni pregiudicati, conosciuti in quanto autori di episodi similari e, soprattutto, che le azioni predatorie fossero immediatamente represse con urgenti provvedimenti. I ”Falchi” della Squadra Mobile hanno quindi focalizzato l’attenzione su alcuni cittadini stranieri e, dopo aver sottoposto in visione un album fotografico alle vittime, si è proceduto al riconoscimento degli autori in oggetto segnalati.

In tale contesto investigativo, la locale Procura della Repubblica, condividendo il quadro probatorio, ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto per i due cittadini stranieri i quali, pur senza fissa dimora, sono stati rintracciati nel centro cittadino, in cerca di un’altra vittima da colpire. Il Fermo di Polizia Giudiziaria emesso rapidamente dalla Procura, su richiesta della Squadra Mobile, ha permesso sia di interrompere le azioni criminali dei due, sia, cosa più importante, di prevenire ipotesi di ulteriori azioni violente.

Al momento, sono otto gli episodi ricostruiti con certezza, ma sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare la responsabilità degli attuali indagati in altre azioni predatorie consumate nel capoluogo etneo. Per gli arrestati, a seguito della convalida del fermo, è scattata la custodia cautelare in carcere. Il Questore, nel plaudire l’azione tempestiva dei propri poliziotti della Squadra Mobile, ha  dato disposizioni di intensificare le azioni preventive in tal senso.

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