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Nella giornata di ieri, agenti del Commissariato Borgo Ognina hanno arrestato il pregiudicato P.S., responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e rapina. La notizia delle sofferenze patite dalla ex compagna dell’arrestato sono state acquisite grazie all’iniziativa investigativa degli agenti della Sezione Investigativa del Commissariato che, grazie a mirati accertamenti, sono riusciti ad accertare come il P.S. fosse l’autore dei reati emersi nel corso delle indagini. La donna, quindi, è stata invitata in Commissariato per sporgere denuncia e, superati lo stato di forte disagio, l’imbarazzo e la paura della donna, i poliziotti hanno ricostruito la storia di maltrattamenti e vessazioni alle quali l’ex compagno l’ha sottoposta sin dal 2017, quando hanno avuto inizio episodi di percosse, di minacce, di umiliazioni e di gravi insulti.

A seguito di ciò, la vittima, unitamente al figlio minore, aveva deciso d’interrompere la convivenza, ritornando a casa dei propri genitori. Ma l’aguzzino non ha cessato dalla sua condotta. Lo scorso mese di marzo, infatti, venuto a conoscenza di un presunto rapporto sentimentale intrattenuto dall’ex compagna, ha ricominciato con le violenze, le offese ripetute e le minacce.

Polizia in ricognizione

Inoltre, sono emersi gli elementi per contestare all’arrestato il delitto di sequestro di persona, allorquando la vittima venne percossa, immobilizzata e rapinata del proprio telefono cellulare. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’ausilio del braccialetto elettronico.

Oltre l’intervento repressivo, efficacemente portato a termine dagli agenti del Commissariato Borgo Ognina, riamane permanentemente allertato l’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura che da sempre si occupa dei casi di violenza di genere, sui minori e di stalking. Infatti, in questo periodo di emergenza sanitaria che costringe tutti a rimanere in casa, sono molti i nuclei familiari, spesso con pregresse problematiche, in cui la convivenza forzata porta a esacerbare gli animi, suscitando reazioni emotivamente forti, se non addirittura violente.

Per tale motivo, gli operatori dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili continuano a operare anche mediante audizioni telefoniche delle vittime di violenza di genere che, previa autorizzazione, vengono registrate per gli usi previsti dalla legge.

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