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I sindacati Cgil e Cisl con le categorie Flc Cgil, FP Cgil, Cisl scuola, Cisl Fp e Fisascat Cisl, hanno consegnato ieri la piattaforma di proposte per il rilancio del Sistema Scuola all’assessore comunale alle Politiche Scolastiche Barbara Mirabella e al provveditore agli Studi Emilio Grasso, insieme ai Dirigenti degli assessorati manutenzione e pubblica istruzione. Erano presenti per la Cisl provinciale Maurizio Attanasio, segretario generale, per la Cgil Rosaria Leonardi, segretaria confederale, per le Categorie Sindacali provinciali Tino Renda, segretario generale Flc Cgil, Antonella Distefano, dirigente Flc Cgil; Ferdinando Pagliarisi, segretario Generale Cisl Scuola, Rita Ponzo segretaria generale della Fisascat Cisl.

Per i sindacati CGIL e CISL e le loro Federazioni FLC CGIL, FP CGIL, CISL SCUOLA, CISL FP, FISASCAT CISL è imprescindibile la ripresa della Scuola in sicurezza dei bambini, di tutti gli studenti e dei lavoratori (educatori, insegnanti, dirigenti scolastici, Assistenti all’Autonomia, personale ausiliario-tecnico-amministrativo).

“Occorre mettere in campo un sistema di rete territoriale – hanno dichiarato i rappresentanti di Cgil e Cisl – e chiediamo da subito l’apertura di una nuova stagione di contrattazione sociale con i Comuni, partendo da Catania e dai comuni dei distretti sociosanitari, rivolta per avviare le attività educative prescolastiche, frenare la dispersione scolastica e la povertà educativa che in questi mesi hanno subito notevoli incrementi e lasciato indietro tanti ragazzi”.

“Ribadiamo la richiesta al Sindaco della Città Metropolitana di Catania di una Conferenza dei Servizi, allargata a tutti i sindaci della provincia, per contribuire alla definizione di un piano operativo per la riapertura delle scuole, a partire da nidi e scuole dell’infanzia, già per settembre, e atta a garantire l’avvio tempestivo dei servizi di integrazione scolastica per gli alunni con disabilità”.

I partecipanti all’incontro

La chiusura prolungata della scuola in questi mesi per Catania e provincia ha comportato la sospensione dell’attività scolastica per 165.787 alunni di ogni ordine e grado, di cui 7.863 con disabilità o con esigenza di insegnanti di sostegno.

“L’applicazione della Didattica a distanza (DaD) – dichiarano i dirigenti sindacali – nonostante l’impegno profuso dai docenti e da tutto il personale della scuola non è ipotizzabile aldilà del periodo emergenziale, e per gli alunni più piccoli e per i disabili, è stata difficilmente e parzialmente attuabile. Sono stati, infatti, rilevati casi di regressione pericolosi non più recuperabili dai soggetti più deboli“.

“È necessario – scrivono i sindacati – la realizzazione di un protocollo d’intesa tra scuole, studenti, famiglie, comunità locale, servizi sociosanitari, mense, trasporti  che tengano conto dell’articolazione della scuola dal livello centrale a quello territoriale per consentire la gestione coordinata e la partecipazione dei diversi soggetti con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, dei docenti, del personale scolastico e del personale dei servizi di integrazione scolastica, con il compito di monitorare l’applicazione del protocollo e di formulare proposte”. “Cosi come – aggiungono – l’ampliamento delle scuole con spazi adeguati a garanzia del necessario distanziamento sociale dettato dalla pandemia che assieme a sistemi adeguati di aerazione, sanificazione e regole comportamentali di sicurezza”.  Inoltre ribadiscono l’adeguamento degli organici sia nel settore scolastico, che per quello educativo per il superamento delle attuali carenze di organici e del necessario ampliamento delle dotazioni indispensabili per la realizzazione di classi formate da non più di 15 studenti.

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