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Echeggia ancora nella memoria di un recente passato la voce antica della serenata. Un format classico e tradizionale che viene rivisitato in una visione moderna nello spettacolo “Affaccia bedda – La serenata nella musica e nella poesia” di Mario Incudine (info allo 095530153). Lo spettacolo, prodotto dal Teatro della CittàCentro di Produzione Teatrale, in collaborazione con ASC Production, andrà in scena domenica 2 agosto (ore 21) nell’Anfiteatro Falcone Borsellino di Zafferana nell’ambito degli appuntamenti di Etna in scena 2020. Una serata all’insegna dell’amore, dei buoni sentimenti, della tradizione culturale siciliana e della musica d’autore in compagnia del cantautore ennese, affiancato sul palcoscenico da Salvo La Rosa, nella veste di narratore e dai musicisti con Antonio Vasta e Manfredi Tumminello.

Si tratta di un’innovazione che s’innesta nella tradizione della serenata in cui il cantore rivolge il proprio canto d’amore non alla donna amata ma a una platea che godrà del ricco repertorio della serenata della tradizione.

“L’idea di questo spettacolo – spiega Mario Incudine affonda le radici nel mio passato, non solo perché si nutre di tradizione ma proprio perché io stesso ho iniziato proprio con questo genere. La contingenza ci ha portati a riproporlo quest’anno come momento musicale e culturale in grado di riportare il pubblico nei teatri e nelle piazze”.

Lo spettacolo mette insieme tutta la tradizione della serenata italiana. Non vi era, infatti, in passato, dichiarazione d’amore, matrimonio o fidanzamento che non prevedesse un “musicante” “assoldato” dall’innamorato di turno, pronto a cantare canzoni d’amore, sonetti, stornelli, romanze sotto i balconi, attraverso l’uso dell’ottava siciliana.

“La tradizione della serenata unisce tutta l’Italia – continua Incudine. C’è la serenata veneziana e quella genovese, quella nei vicoli medievali dell’Umbria e sotto i balconi fioriti della Toscana, fino agli stornelli romani, i mandolini di Napoli, i tamburi del Salento, e le ottave siciliane raccolte dal Pitrè o dal netino Avolio che raccontano serenate e romanze sotto i balconi barocchi iblei. La serenata ha anche la nobile tradizione classica: Chopin, Schubert, Brahms, Haydn e Toselli composero serenate eterne, intrise di nostalgia e struggimento mentre Mozart e Rossini ne fecero arie d’opera, inserendola in opere di successo come il Don Giovanni (Deh vieni alla finestra su testo di Da Ponte) o Il barbiere di Siviglia (Ecco, ridente in Cielo su testo di Sterbini) fino alla famosissima Mattinata di Leoncavallo”.

E proprio di questo multiforme mondo della serenata sarà narratore Salvo La Rosa che accompagnerà il pubblico in un viaggio nella storia e nella tradizione. 

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