I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli a contrasto della commercializzazione di prodotti illegali e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori, hanno sequestrato a Giarre ed a Zafferana Etnea 75 capi di abbigliamento contraffatti, per un valore complessivo che ammonta ad oltre 8.000 euro.
In particolare, nel corso dell’intervento eseguito presso due punti vendita siti nei centri storici di Giarre e di Zafferana Etnea gestiti da un imprenditore locale, le Fiamme Gialle della Compagnia di Riposto e della Tenenza di Acireale hanno individuato diversi pantaloni, giubbotti e borse che riproducevano illecitamente marchi e altri segni distintivi di importanti case di moda e di abbigliamento, così da indurre in errore l’acquirente finale sulla loro legittima provenienza.
Le attività della Guardia di Finanza eseguite nel settore della ‘‘lotta alla contraffazione’’ si pongono a tutela del consumatore che può essere talora indotto ad acquistare, inconsapevolmente, prodotti “insicuri” venduti a prezzi più competitivi di quelli praticati dagli operatori commerciali che operano nella legalità avvalendosi di canali regolari di distribuzione, in danno alle regole del mercato concorrenziale.
Per quanto sopra, il legale rappresentante della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Catania per il reato di “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” e di “ricettazione”, che prevede la pena della reclusione fino a 4 anni e la multa da euro 3.500 ad euro 35.000.
************************************************************************
Sequestro merce contraffatta, Claudio Miceli: ”Non sono io il “Noto imprenditore”
In merito alla notizia di stampa sul sequestro di merce contraffatta diffusa questa mattina tramite comunicato della Guardia di finanza del Comando Provinciale di Catania, in cui si fa riferimento ad un “noto imprenditore” del settore dell’abbigliamento di Zafferana Etnea, preciso che non si tratta di Claudio Miceli. Le numerose telefonate ricevute, oltre ai tanti commenti letti in queste ore sui social e sui giornali on line, alcuni dei quali insinuano il dubbio che si tratti di me, mi portano a dover sottolineare, al fine di tutelare la mia azienda, la mia assoluta estraneità. Al fine di scongiurare un danno d’ immagine, mi riservo di adire le vie legali nei confronti di chi accosti la notizia al mio nome.