Cronaca

24 città, tra cui Palermo, Ragusa e Mazara del Vallo e altre in tutta Italia, partecipano quest’anno alla 10^ edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa sul tema “Memoria del futuro”.

Festival, anticipato il 23 novembre, da una prima iniziativa, la collocazione di una pianta di melograno, pianta tipica del Medio oriente che richiama la potenza della vita che con i suoi frutti, dai chicchi numerosi e diversi, ci parla di una ricchezza nella diversità.

A Palermo d’intesa con le autorità locali, il melograno è stato piantato nel Giardino dei Giusti e ben 17 alberelli sono stati collocati, dalla Missione Speranza e Carità, nella contrada Portella di Pero di Godrano (PA), con una cerimonia di benedizione eseguita padre Pino Vitrano: in particolare i volontari e gli operai della forestale hanno messo a dimora 10 cipressi, 5 ulivi, un abete e un cedro.

Questa nostra piantumazione è in comunione – spiega Fratel Biagio– con l’iniziativa del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa di Verona che è portata avanti dal referente nazionale DSC Salvatore Urso e da tante persone di buona volontà, che oggi hanno piantato un melograno al Giardino dei Giusti a Palermo, per dare un grande respiro di fratellanza. Con l’occasione voglio salutare tutti i rappresentanti del Festival, con cui ci uniamo in preghiera e ci tengo a ricordare con grande affetto il fondatore del Festival Don Adriano Vincenzi’’.

Il Festival vivrà quest’anno delle limitazioni dettate dal decreto sulla pandemia, e, dunque, si svolgerà in modalità streaming e sarà visibile anche su Telepace (per info vedere www.dottrinasociale.it).

 Il tema “Memoria del futuro” è memoria di un lungo cammino che oggi chiama ogni persona, donna e uomo, a guardare avanti, per costruire il futuro, accettando la sfida, come ci chiede papa Francesco nella Lettera Enciclica Fratelli tutti, di “sognare e pensare a un’altra umanità”, perché  “senza memoria non si va mai avanti” e “non si cresce senza una memoria integra e luminosa”.

A questi propositi di solidarietà e fratellanza auspicati dal Festival, si unisce il messaggio di speranza di Fratel Biagio: 

Carissima e amata società e preziosa umanità: coraggio affinché non venga meno la speranza in questo momento di grande prova a causa della persistente pandemia. Ma non possiamo sottovalutare che peggiore del virus è l’egoismo, l’indifferenza, il razzismo, il materialismo e il consumismo, curiamo questi flagelli. 

Un prezioso messaggio di incoraggiamento a tutte le istituzioni, alle forze dell’ordine, a tutte le professioni, ai cittadini, alla santa chiesa, alle varie religioni, ai non credenti e a tutte le città e paesi dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero. 

E’ giusto sapere che non prevarrà il virus e con tutto rispetto dei vari interventi in atto, non dobbiamo sottovalutare il dono della preghiera. Rispondiamo con la preghiera e così scopriremo un prezioso vaccino che è il buon Dio, la giusta terapia è il buon Gesù, il nostro consolatore è lo Spirito Santo e il nostro prezioso conforto è Maria Madre della Speranza. 

E’ doveroso aprire il nostro cuore al Santo Natale, accogliendo il bambinello Gesù nostra vera speranza e il nuovo anno ricco di vera pace e giustizia, di vera amicizia e di vera fratellanza. Un buon cammino per costruire un mondo migliore”.

Vincenzo Caruso

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