Cronaca

Sono sempre di più i servizi che spuntano ogni giorno online e molti di questi possono sembrare interessanti e validi. Prima di aprire il portafoglio e sborsare anche decine di euro per acquisti o abbonamenti, in molti casi è possibile usufruire dei periodi di prova che offrono lo stesso prodotto a un prezzo stracciato e perfino gratis. Se in alcuni casi queste offerte sono totalmente innocue, in altri rischiano di portare gli utenti meno attenti a spendere cifre considerevoli senza nemmeno accorgersene.

I diversi tipi di prove gratuite

Prima di tutto bisogna distinguere due tipi di prove che permettono di usufruire di un prodotto, o della sua anteprima, prima dell’acquisto. Nel primo caso si parla di prova gratuita, che permette di valutare se il servizio fa per noi senza spendere un centesimo e senza iscrizione. Ricadono in queste categorie, ad esempio, le anteprime dei libri leggibili in digitale su Amazon. Sfogliando le pagine iniziali dei volumi i clienti possono infatti così valutare se procedere con l’acquisto o cercare un libro diverso. Offre invece partite di pratica il casinò online Betway Casinò, che permette così a tutti gli interessati alla roulette di imparare a giocare e scoprire quali sono le differenze tra i diversi tipi di roulette prima di scommettere con soldi veri. Solitamente queste modalità di prova gratuite non nascondono grandi insidie perché non richiedono i dati personali e bancari dell’utente.

Ci sono però delle offerte molto vantaggiose che permettono di usufruire, previa iscrizione al sito, di determinati servizi a prezzi stracciati o perfino gratuitamente per un determinato periodo, alla fine del quale si può decidere se rinnovare l’abbonamento, pagando a prezzo pieno, o annullare l’iscrizione. Questa strategia è stata sfruttata in passato ad esempio dai servizi di streaming come Netflix che permetteva ai potenziali clienti di guardare per un determinato periodo film, documentari e serie tv gratuitamente, mentre ora offre i primi due mesi a un prezzo ridotto. Richiede invece un piccolo contribuito di un euro per i primi sei mesi l’abbonamento online al Corriere della Sera che permette di accedere a tutti gli articoli pubblicati su internet dal giornale direttamente su app e senza limitazioni.

Offerte e abbonamenti online

Attenzione a queste insidie

Ovviamente è possibile incappare in truffe, ma anche quando le aziende operano nel pieno rispetto della legge c’è il rischio di commettere degli errori e sborsare più denaro del dovuto. Nel secondo caso illustrato nel paragrafo precedente, infatti, spesso per poter accedere ai contenuti e ai servizi gratis o a prezzo scontato è necessario inserire al momento dell’iscrizione un metodo di pagamento. Alla fine del periodo di prova, infatti, se l’utente non disdice l’abbonamento questo verrà attivato automaticamente a prezzo pieno. Se alcune aziende si premurano di avvertire per tempo i clienti dell’imminente scadenza del periodo di prova, in alcuni casi la comunicazione non è così chiara. È il caso ad esempio della piattaforma di insegnamento online Skillshare, che per molto tempo ha attivato l’abbonamento a prezzo pieno, dopo i mesi offerti gratuitamente, a utenti ignari dell’avvicinarsi del momento in cui andava disdetto il servizio. Per questa ragione piattaforme che raccolgono le recensioni degli utenti come Trustpilot traboccano di clienti scontenti che hanno speso anche centinaia di euro a loro malgrado. In questo casi, però, c’è poco da fare: le aziende hanno spesso ragione perché le modalità di attivazione dell’abbonamento sono esposte nei termini e condizioni che vengono accettati al momento dell’iscrizione, che però raramente vengono davvero letti con attenzione.

Agli utenti scontenti non resta quindi che inviare reclami e richieste di rimborso sperando nel buon cuore dell’azienda. È però molto facile evitare situazioni spiacevoli come questa. Non sapendo se ci verrà inviata una comunicazione allo scadere del nostro periodo di prova, il consiglio è quello di segnarsi sempre la data in cui verrà attivato il servizio a prezzo pieno. Mettendo una notifica sul calendario del telefono e lasciando un appunto qualche giorno prima sull’agenda è possibile decidere per tempo se continuare a usufruire del servizio o meno. Un altro consiglio, quando si decide di disdire e non continuare a utilizzare il servizio dopo il periodo di prova, è quello di annullare l’iscrizione il prima possibile. La maggior parte delle piattaforme permette di continuare a sfruttare il periodo di prova fino alla scadenza, senza attivare però il pagamento automatico in seguito.

I periodi di prova possono essere ottime occasioni per scoprire se un determinato servizio o prodotto fa per noi. Bisogna però fare molta attenzione ed è necessario ricordarsi di disdire in tempo la prova per non rischiare di vedersi addebitare decine e decine di euro.

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