Cronaca

“AZIONE è il luogo di mobilitazione dell’Italia che lavora, produce, studia e fatica”. Un concetto, questo, che è stato sottolineato durante la costituzione del primo coordinamento di AZIONE che guiderà in tutta la provincia di Catania questo nuovo partito, fondato dal suo leader Carlo Calenda, dirigente d’azienda, Viceministro dello Sviluppo economico nei governi Letta e Renzi, rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea nel 2016 ed in seguito Ministro dello Sviluppo economico nei governi Renzi e Gentiloni.

Alberto Spitale

Durante la riunione alla quale hanno partecipato i rappresentanti degli attuali 19 comitati comunali di AZIONE che ci sono in provincia di Catania, è stato eletto all’unanimità il primo Coordinatore politico di AZIONE che è Alberto Spitale, 41 anni, imprenditore di Caltagirone, impegnato nel sociale. In questa stessa occasione sono stati nominati il responsabile organizzativo (Salvo Licciardello, 50 anni, imprenditore di Trecastagni) e la responsabile della Comunicazione (la docente Rossana Epaminonda di Valverde, 54 anni).

Alla costituzione di AZIONE in provincia di Catania hanno partecipato i due Coordinatori regionali (Giangiacomo Palazzolo, sindaco del Comune di Cinisi e Francesco Italia, sindaco del Comune di Siracusa), il responsabile organizzativo regionale (Michelangelo Giansiracusa, sindaco del Comune di Ferla), il responsabile regionale agli Enti locali (Lanfranco Zappalà, vice presidente del Consiglio comunale di Catania) e la Tesoriera regionale (Lucia Tuccitto).

Questo incontro è da considerarsi propedeutico alla costituzione dell’intero organigramma provinciale etneo che, su indicazione del direttivo nazionale, ha visto prima comporre il coordinamento regionale siciliano e adesso è in attesa che vengano definiti i vari coordinamenti provinciali e comunali. Ciò allo scopo di strutturare organicamente il partito che “si prefigge di aggregare coloro i quali sono antipopulisti e antisovranisti, ispirati dagli ideali del popolarismo sturziano”, così come ha ribadito Alberto Spitale, subito dopo la sua elezione all’unanimità a nuovo primo coordinatore provinciale di AZIONE.

E nell’esprimere la propria gratitudine per la fiducia riposta in lui e la propria soddisfazione per l’incarico di responsabilità che gli è stato affidato dai referenti dei comitati di AZIONE in provincia di Catania, Spitale ha assicurato il suo appassionato impegno finalizzato ad “organizzare e strutturare il partito in maniera organica, insediando i coordinamenti comunali in tutti i 58 Comuni della provincia di Catania. Ma non solo…. –ha aggiunto Spitale-: voglio creare anche i responsabili di area territoriale che avranno il compito di essere veri e propri punti di riferimento per l’area metropolitana di Catania, per quella del Calatino Sud-Simeto, per quella Jonica e quella Pedemontana, ma anche per quella dei Paesi Etnei. Inoltre –ha fatto sapere il coordinatore politico provinciale di AZIONE- ci saranno i responsabili dei dipartimenti tematici che in provincia di Catania avranno il compito di occuparsi di Sanità, Istruzione ed Agricoltura, ma anche di Sviluppo economico… con un occhio di riguardo al rilancio della zona industriale di Catania e di quelle che ci sono nel resto della nostra provincia. Fatto questo –ha concluso Alberto Spitale- si lavorerà tutti insieme affinchè il nostro partito sia pronto per l’attesa e decisiva fase assembleare che nell’estate 2021 suggellerà nella costituzione ufficiale di AZIONE, i cui prossimi impegni e obiettivi in Sicilia saranno quelli di contribuire alla nascita del nuovo governo regionale, per dare il segno della nostra presenza e del nostro contributo programmatico. Noi di AZIONE vogliamo una Sicilia che finalmente cambi volto e che sconfigga i ‘mostri’ del passato, citati peraltro nel libro di Carlo Calenda, intesi non come persone ma come modi di agire che hanno causato la disaffezione del popolo siciliano verso la politica la quale deve ritornare ad avere il suo ruolo preminente, ovvero quella di essere quell’arte nobile di governo di un paese, con AZIONE quale luogo di mobilitazione dell’Italia che lavora, produce, studia e fatica. Ci ritroviamo un’Italia stanca degli scontri inconcludenti tra tifoserie e degli slogan privi di contenuti. Adesso, il nostro obiettivo non è frammentare ulteriormente il sistema politico, ma lavorare per l’unità e il rinnovamento delle forze liberal democratiche”.

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