Cronaca

Nell’anno appena trascorso, nonostante l’emergenza epidemiologica da COVID-19, la Direzione Marittima della Sicilia Orientale non ha diminuito il proprio impegno nell’assolvimento dei compiti istituzionali, atti a garantire l’operatività dei porti, la sicurezza e regolarità dei trasporti marittimi, la tutela della salute del personale navigante, oltre alla salvaguardia della vita umana in mare.

Le limitazioni che l’emergenza pandemica ha imposto sulla mobilità, hanno comportato la necessità di rimodulare molte delle attività legate al settore marittimo, introducendo adeguate semplificazioni e precise disposizioni, tenendo sempre ben presente l’obiettivo finale che rimane quello di continuare l’azione della Pubblica Amministrazione, mantenendo in efficienza la catena logistica degli approvvigionamenti via mare dei beni essenziali.

In detto contesto emergenziale, la Guardia Costiera della Sicilia Orientale ha fatto proprie, con distinti provvedimenti, le misure imposte a livello internazionale e nazionale, che consentono di prorogare la validità delle certificazioni di sicurezza e di stipulare direttamente i contratti di arruolamento dei membri dell’equipaggio, dal comandante della nave ovvero dall’armatore o da un suo procuratore, semplificando le procedure di imbarco e sbarco dei marittimi.

La Direzione Marittima di Catania ha così mantenuto quel ruolo centrale di riferimento per tutti gli utenti del mare, pur nel rispetto delle stringenti normative emanate per evitare la diffusione del contagio da coronavirus.

Notevole è stata l’attività di controllo svolta da personale ispettivo per la verifica degli standard di sicurezza della navigazione a bordo delle navi e dal personale addetto ai controlli in ambito portuale: complessivamente ben 2.287 sono state le verifiche effettuate sulle 3.327 navi approdate nei porti della Sicilia Orientale nel 2020 e 493 i container verificati.

Ma non solo, anche in mare l’intensità degli accertamenti non è stata da meno, le motovedette della Guardia Costiera della Sicilia Orientale hanno appurato la regolarità della sicurezza della navigazione di 4.166 unità navali.

A questo, va aggiunto che nel periodo della “riapertura” della stagione estiva, all’interno della tradizionale operazione nazionale “Mare Sicuro” volta a garantire il regolare svolgimento delle attività ricreative e commerciali anche alla luce delle nuove norme imposte per il contenimento della pandemia, sono stati effettuati oltre 1.429 controlli lungo il litorale, sulle spiagge e negli stabilimenti balneari, intervenendo nei processi di formazione che hanno consentito di abilitare 130 nuovi assistenti bagnanti per la sicurezza dei cittadini che si sono riversarti sulle spiagge della Sicilia Orientale.

Particolare attenzione è stata rivolta alla tutela dell’eco-sistema marino e costiero, con la campagna ambientale “All’ambiente non serve”, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, il cui obiettivo quest’anno è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica anche sul corretto smaltimento di guanti e mascherine, per evitarne la dispersione nell’ambiente marino e costiero.

A tutela dell’ambiente sono state monitorate costantemente le Aree Marine protette, i fondali e la costa di giurisdizione, da Scoglitti (Ragusa) a S. Stefano di Camastra (Messina), per un totale di 11.596 ispezioni, anche grazie all’ausilio del dipendente 3° Nucleo Subacqueo (di istanza a Messina) e dei velivoli della Base Aeromobili della Guardia Costiera di Catania.

Sul fronte “pesca”, rilevante è stato il sostegno della Direzione Marittima di Catania al ceto peschereccio su tutto il territorio della Sicilia Orientale, al quale è stato liquidato come forma di sostegno al settore della pesca oltre 1,2 milioni di euro di fondi provenienti dal “Fondo pesca ed acquacultura per l’emergenza Covid 19 – D.M. 17/07/2020” e circa 973 mila euro a favore del fermo pesca (obbligatorio e non- D.D. n. 11 del 10/07/2020), per conto del MIPAAF (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali).

All’impegno in ambito amministrativo, è stata affiancata una costante attività ispettiva lungo l’intera filiera ittica, dallo sbarco dai pescherecci alle grandi piattaforme logistiche di distribuzione, passando dalle pescherie alla ristorazione, a favore della tutela dei prodotti “made in Italy” e del consumatore. L’attività ha portato al sequestro di oltre 11 tonnellate di pescato di dubbia provenienza o in cattivo stato di conservazione.

Nel complesso (in materia di sicurezza della navigazione, diporto, demanio marittimo, ambiente marino e pesca) sono stati elevati 2.654 verbali per un totale 1,264 milioni di euro di sanzioni amministrative, 424 sequestri e 162 soggetti denunciati all’Autorità giudiziaria.

Nel 2020, per la principale delle attività istituzionale del Corpo delle Capitanerie di porto: “il soccorso in mare a salvaguardia della vita umana”, i mezzi navali ed aerei della Guardia Costiera della Sicilia Orientale hanno effettuato 327 operazioni di soccorso che hanno permesso di salvare la vita a 4.614 persone, di cui 4.181 coinvolti nel fenomeno migratorio.

Per tutte le attività legate al traffico marittimo (commerciale, passeggeri e diporto) e per i conseguenziali spostamenti negli scali portuali della Sicilia Orientale, i militari della Guardia Costiera sono stati inseriti dalle competenti Prefetture nei dispositivi inerenti l’attività di controllo sul territorio per il rispetto delle disposizioni volte a contrastare la diffusione del virus e con l’impiego dei mezzi aerei nel trasporto urgente di più di 1.300.000 DPI (dispositivi di protezione individuale) lungo tutto il territorio nazionale, all’interno delle attività di coordinamento disposte dalla Protezione Civile.

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