Catania News

I ristoratori e tutti gli operatori del mondo della somministrazione si danno appuntamento alle 10 di mercoledì 27 gennaio in via Etnea, davanti l’ingresso della Villa Bellini. Una manifestazione regolarmente autorizzata dalla Questura di Catania per protestare pacificamente contro la zona rossa e la chiusura di bar, ristoranti, pizzerie e le attività di somministrazione in genere.
Un’occasione per far conoscere alla stampa e all’opinione pubblica la loro posizione in merito ai provvedimenti restrittivi adottati dal governo nazionale e da quello regionale. I ristoratori, infatti, chiedono di tornare a lavorare e spiegano anche il perché è possibile riaprire le loro attività
1 – Ristoranti, bar e negozi non sono luoghi primari di trasmissione del Covid, come sostenuto dall’OMS. Vedasi in tal senso decisione provincia autonoma di Bolzano.
2 – La trasmissione del Covid è più diffusa in riunioni presso prime o seconde case dove è impossibile esercitare il controllo da parte delle forze dell’ordine.
3 – Ridurre gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, come si è fatto, non ha prodotto alcuna riduzione dei contagi.
4 – Non è giusto penalizzare solo alcune categorie, mentre davanti a poste, banche, patronati e uffici si verificano assembramenti.
5 – Non ha senso chiudere tutte le attività commerciali e lasciare incontrollati i trasporti pubblici, che restano il primo vero grande veicolo di diffusione del Covid.
6 – Non possiamo pagare contributi, affitti, personale, utenze e tasse in quanto le nostre attività hanno aperto in maniera discontinua senza produrre reddito.
Così si rivolge la categoria al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione, confermando l’impegno a lottare contro il Covid ma anche la ferma volontà di salvare l’economia del Paese.

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