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Nell’ambito dell’attività volta a rintracciare soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi, la Polizia di Stato ha eseguito ordini di esecuzione per la carcerazione disposti dall’Autorità Giudiziaria.

In particolare, personale della Squadra Mobile ha arrestato Tommaso Tiralongo, (cl.1967) – inteso “Masi peri’ i poccu” – pluripregiudicato destinatario di Ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso in data 11.02.2021, dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania – dovendo espiare la pena di anni 13 e mesi 9 di reclusione, per reati in materia di stupefacenti, il provvedimento restrittivo, è relativo alla condanna, divenuta definitiva, per il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, reato per il quale TIRALONGO Tommaso  era stato arrestato da questa Squadra Mobile in data 3.4.1998, ed in data 3.04.2013 nell’ambito dell’operazione “Indipendenza” unitamente ad altri 13 soggetti appartenenti al sodalizio criminale mafioso denominato “Cursoti Milanesi” scardinando una redditizia piazza di spaccio nel rione cittadino San Berillo Nuovo di cui era uno dei promotori; Vincenzo Grasso, (cl.1988) – pregiudicato destinatario di destinatario di Ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso in data 10.02.2021, dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania – dovendo espiare la pena di anni 6 e mesi 10 di reclusione, per reati in materia di stupefacenti, il provvedimento restrittivo, è relativo alla condanna, divenuta definitiva, per il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nonché reati in materia di armi, con l’aggravante di cui all’art.7 Legge 203/91 per avere commesso il fatto al fine di favorire l’attività dell’associazione mafiosa l’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano, reato per il quale Vincenzo Grasso era stato arrestato l’11.01.2016 dalla Squadra Mobile etnea nell’ambito dell’operazione denominata “Kiss”. Le indagini permettevano di appurare che il sodalizio riforniva una “piazza di spaccio” ubicata nel quartiere cittadino di San Giorgio e riconducibile alle attività criminali dell’organizzazione mafiosa Santapaola – Ercolano, in particolare a quelle della squadra c.d. di “San Cocimo”, storicamente facente riferimento a Maurizio Zuccaro(cl.1961), esponente di spicco della citata cosca in atto detenuto.

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