Cronaca

A guardarlo sembra un comune accattone, un barbone di strada, uno di quelli che ormai è frequente incontrare sotto i portici delle stazioni ferroviarie e delle strade. Ci si accorge poi che si tratta proprio di lui, di fratel Biagio Conte della Missione Speranza e Carità di Palermo che si fa uno degli ultimi, dei senza fissa dimora, degli allontanati da tutti perché non è bene avvicinarsi, anche solo per motivi di igiene o per altro ancora che neppure sappiamo.

Eppure fratel Biagio ha fatto questa scelta di estrema testimonianza e penitenza, e di digiuno, perché possa nascere un’umanità nuova, solidale e fraterna, e sana. Per questo chiede, e ciò potrebbe sembrare utopistico e fin troppo puerile e semplicistico, ma fiducioso nell’intervento di Dio che è padre misericordioso (e qui non c’è differenza fra cristiani e musulmani) di tutti e per tutti indistintamente, che le istituzioni e le famiglie e ogni uomo e donna si impegnino a cambiare radicalmente stile e modo di vivere la vita.

Nel 13° giorno di digiuno, 2 marzo, fratel Biagio lancia un appello dal suo giaciglio, suo luogo di dimora di giorno e di notte dal giorno del Mercoledì delle Ceneri, all’esterno della cattedrale di Palermo, su dei cartoni, coperte e un sacco di iuta in segno di penitenza e dove incontra famiglie e giovani, autorità civili e religiose, giornalisti per parlare e pregare insieme, ancorchè già debole, per il prolungato digiuno, ma forte della forza dello Spirito Santo.

Urgentemente mi rivolgo a tutte le istituzioni, alla Chiesa, ai genitori, agli insegnanti, a tutte le professioni e ad ogni uomo e ad ogni donna di questa sofferta umanità. Bisogna uscire immediatamente da questa crisi dei valori, dal mal vivere, dal proprio io, dall’orgoglio, dall’egoismo, dall’indifferenza, dall’ipocrisia, dalle false leggi, dalle false ideologie, dai poteri forti, dai propri interessi, dall’accumulare soldi e proprietà; bisogna comprendere che un giorno lasceremo tutto su questa terra e non porteremo niente con noi. E’ tempo di rivedere tutti i nostri errori, le tante leggi, regole e insegnamenti sbagliati e non ispirati per il bene di questa società. Se le istituzioni hanno immesso prontamente tante norme restrittive per contrastare il covid, perché si sottovaluta di immettere urgentemente leggi e regole che tutelino i cittadini, i bambini e i giovani? Abolendo così tutto ciò che è negativo, violento, pornografico, diseducativo in internet, nel telefonino, nella televisione, nella playstation, nelle riviste e nella pubblicità, vietando anche il circo degli orrori e tutto ciò che incita al male e alla violenza. Autorità, se al più presto farete leggi restrittive e norme nuove che toglieranno ogni forma di male, cioè di negativo, potrete così aiutare i genitori, gli insegnanti e tutti gli educatori a trasmettere un corretto e sano insegnamento ai loro figli e agli alunni, in modo da formare una nuova e più sicura generazione per il bene di tutta la società. Non possiamo ignorare che il buon Dio ci ha donato le giuste leggi, norme e decreti per un sano e giusto modo di vivere questa vita terrena per poi meritarci, se li rispetteremo, la vita eterna”.

L’augurio della Missione e di tanti, che pregano per fratel Biagio, è che non sia vana questa prova di fratel Biagio, che anche a piccoli passi si possa assistere a un cambiamento di rotta nel vivere da fratelli nella società, anche solo di piccoli segnali, seppur minimi ma significativi.

Vincenzo Caruso

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