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I termini adiposità localizzata e pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS) sono utilizzati in medicina per definire rispettivamente gli accumuli di grasso e la cellulite. I due disturbi generano inestetismi e si presentano maggiormente su glutei, fianchi e cosce. La sostanziale differenza tra le due condizioni è rappresentata dal fatto che le adiposità localizzate sono un aumento di volume delle cellule adipose mentre la cellulite è un’alterazione di tutti i tessuti che vanno dal pannicolo adiposo fino alla cute.

Adiposità localizzata e PEFS: il tessuto adiposo

Il tessuto adiposo è un componente essenziale del corpo umano e svolge funzioni di isolamento termico, di riserva energetica e meccanica rivestendo nervi, vasi, muscoli ed altri tessuti. Se prendiamo in considerazione l’intera massa grassa l’importanza del grasso è ancora più evidente con il ruolo del grasso essenziale, elemento centrale in molti processi fisiologici del sistema nervoso centrale e di altre aree.

Il tessuto adiposo è suddiviso in:

  • Tessuto adiposo bianco (rappresenta la quasi totalità del tessuto adiposo)
  • Tessuto adiposo bruno

Un ruolo importante nei processi di liposintesi e lipolisi è giocato dagli ormoni: il cortisolo e gli androgeni favoriscono l’accumulo di adipe sull’addome mentre gli ormoni estrogeni su cosce, glutei e fianchi. I fattori ormonali alla base delle adiposità localizzate sono considerati come una delle due cause primarie della cellulite insieme alla genetica.

Adiposità localizzata e PEFS: la cellulite

La cellulite è un’infiammazione cronica del pannicolo adiposo e le adiposità localizzate giocano un ruolo determinante nell’evoluzione del disturbo. L’aumento di volume degli adipociti, causato da fattori genetici e ormonali, provoca l’infiammazione del tessuto, la glicazione del collagene, con i processi di fibrosi, e l’inspessimento dei setti fibrosi che vanno a generare la pelle a buccia d’arancia. In passato, la cellulite è stata spesso facilmente liquidata come una condizione comune agli obesi mentre, come già analizzato, i fattori scatenanti del disturbo risiedono nella genetica e negli ormoni. Il fatto che la cellulite colpisca prevalentemente le donne, inoltre, ha rappresentato una ragione per non occuparsi, a livello medico-scientifico, della cellulite bollandola come puro inestetismo femminile legato all’obesità.

Cellulite ed accumulo di grasso

Adiposità localizzata e PEFS: l’impatto dell’adipe sulla formazione della cellulite

Il pannicolo adiposo ha un ruolo determinante nella formazione della cellulite: è con l’infiammazione del pannicolo adiposo che si innescano i processi che danno vita alla cellulite favorendo la compromissione della funzionalità degli altri tessuti coinvolti, dalla cute al microcircolo.

Adiposità localizzata, EFP: grasso ed esercizio fisico

L’esercizio fisico regolare può aiutare a prevenire l’accumulo di grasso in eccesso. Per le persone inclini alla cellulite, l’esercizio fisico diventa un’abitudine fondamentale, sebbene non sufficiente per combattere adiposità localizzate e, nel complesso, la cellulite. Una dieta equilibrata e l’esercizio fisico possono aiutare a limitare l’accumulo di adipe e fermare la crescita degli accumuli già presenti.

La camminata a passo veloce è l’esercizio fisico più semplice e alla portata di tutti. Si può iniziare con delle semplici camminate intorno alla propria abitazione fino a raggiungere un passo sostenuto e almeno 60 minuti di attività. Non è sufficiente a perdere riserve adipose ma è un buon inizio per prendersi cura della propria salute. Se l’obiettivo è quello perdere grasso viscerale o sottocutaneo dovresti seguire una dieta equilibrata e sana, accompagnata da esercizio aerobico quotidiano e da un allenamento 2 o 3 volte a settimana. Basti pensare che per perdere 1 kg di grasso corporeo è necessario percorrere 200 km a passo sostenuto. L’esercizio fisico deve essere interpretato come una costante di vita e non come una moda temporanea. A parte il grasso, l’esercizio fisico diventa fondamentale per la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti. La circolazione venosa, in particolare, tra grandi benefici dal movimento grazie all’azione delle pompe muscolari sul ritorno venoso.

Adiposità localizzata ed EFP: il ruolo della dieta

Dieta non è sinonimo di digiuno e immensi sacrifici. Dieta significa innanzitutto una alimentazione sana e bilanciata che limiti o elimini tutti quei cibi dannosi per la salute. Attraverso la dieta si può contenere l’accumulo di adipe, la ritenzione idrica e migliorare la condizione dei tessuti.

Una dieta sana ed equilibrata prevede un corretto apporto di:

  • Verdure ed ortaggi freschi
  • Frutta
  • Legumi
  • Olio extravergine d’oliva
  • Fibre
  • Cereali
  • Pesce

Sono sconsigliati invece:

  • Dolci
  • Alcol
  • Carboidrati e zuccheri raffinati
  • Burro e vari prodotti lattiero-caseari
  • Farina bianca
  • Insaccati
  • Cibi fritti

Adiposità Localizzata ed EFP: i trattamenti

Il panorama dei trattamenti anticellulite è assai vasto così come per il trattamento dell’adiposità localizzata. Nel trattamento della cellulite i trattamenti sono concepiti per agire su uno o più fattori alla base del disturbo ed alcuni di questi possono essere impiegati per combattere le adiposità localizzate.

I trattamenti più diffusi sono:

  • Subcision guidata

Questa tecnica è molto recente ed agisce sulla recisione dei setti fibrosi responsabili della pelle a buccia d’arancia. È principalmente rivolta a risolvere gli inestetismi della cellulite e non tratta le adiposità localizzate.

  • Cavitazione Ultrasonica

La cavitazione ha un effetto diretto sugli adipociti attraverso l’uso degli ultrasuoni. In questo trattamento le cellule adipose di disgregano permettendo di agire in modo efficace sulle adiposità localizzate.

  • Radiofrequenza

La radiofrequenza riduce il volume delle zone adipose mediante onde elettromagnetiche che inducono un aumento delle temperature nei tessuti. È un trattamento efficace anche nella biostimolazione dei tessuti.

  • Criolipolisi

La criolipolisi è un trattamento che sfrutta le caratteristiche del freddo per agire sugli adipociti e ridurre le adiposità localizzate.

  • Laserterapia

Viene utilizzato un laser a diodi luminosi (LED) per indurre lo svuotamento delle cellule adipose. Il trattamento aiuta anche i processi di stimolazione cellulare con risultati positivi nel medio periodo.

La pressoterapia è un massaggio drenante meccanico. Può essere effettuato in combinazione con altri trattamenti migliorandone l’efficacia.

  • Linfodrenaggio

Massaggio drenante importante per favorire il drenaggio di sostanze di scarto, tossine, o, se utilizzato con altri trattamenti, dei prodotti dello svuotamento degli adipociti.

  • Mesoterapia

La mesoterapia è una tecnica di somministrazione intradermica di farmaci e può essere utile sia per l’uso di famaci lipolitici sia per stimolare i tessuti in profondità.

  • Microneedling

Il microneedling è un trattamento basato sulla creazione di microlesioni cutanee per indurre processi di rigenerazione. Non agisce sulle adiposità.

  • Laserlipolisi

La laserlipolisi è una delle tecniche più innovative e che garantisce risultati ottimali nel trattamento delle adiposità localizzate.

  • Liposuzione

La liposuzione è un intervento consolidato per l’eliminazione del grasso corporeo in eccesso. Piuttosto che per le adiposità localizzate è indicato per il trattamento di grandi quantità di adipe.

Fonti:

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
  • Enzo Emanuele, Cellulite: Advances in treatment: Facts and controversies, Clinics in Dermatology, Vol.1, Issue 6, 2013.
  • Neil Sadick, Treatment for cellulite, Italian Journal of Woman’s Dermatology, Vol.5 Issue 1, 2019.
  • Laura Rossi et al., Linee guida per una sana alimentazione, dossier scientifico CREA, 2017.
  • Behzad Taati et al, Exercise-Based Approaches to the Treatment of Cellulite, International Journal of medical Reviews, Vol 6 n°1, 2019.
  • www.tuame.it

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