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Negli ultimi anni, una moltitudine di servizi, attività e professioni è approdata su Internet: per visualizzare l’entità del fenomeno, è sufficiente pensare ad una qualsiasi figura che, fino a qualche tempo fa, svolgeva il proprio lavoro soltanto in presenza, mentre oggi è in grado di proporsi in una veste “digitalizzata”.

Dal docente che tiene i suoi corsi “a distanza” al negozio online di un artigiano, passando per i tantissimi freelancer che operano in settori “non convenzionali” – come, ad esempio, il web marketing o l’intrattenimento su YouTube – le modalità per inserirsi nel vasto panorama della Rete sono pressoché infinite.

La nascita del commercialista telematico

A tal proposito, una delle figure che, interpretando in maniera efficace la tendenza in corso, è riuscita a riscuotere un particolare successo è il commercialista telematico. Ovvero, per chi non ha familiarità con l’ambito fiscale, la versione virtuale, smart ed economica del classico consulente.

Le spese per l’assistenza fiscale, per chi lavora con la Partita IVA, rappresentano un peso non indifferente, che si aggiunge a quello delle imposte e dei contributi. Purtroppo, però, rispetto ad altre voci considerate non essenziali per la gestione dell’attività, la supervisione di un esperto è indispensabile per portare a termine  i vari adempimenti – dichiarazioni, tenuta della contabilità, calcolo delle tasse, ecc. – durante l’anno, senza rischiare di far confusione e cadere in errore.

Dunque, per lo meno in una prima fase, il commercialista “virtuale” nasce in risposta a simili esigenze. Queste aziende, infatti, hanno saputo ottimizzare le proprie risorse e creare un servizio di qualità pari – o addirittura superiore – rispetto ai normali studi, pur mantenendo tariffe minime accessibili a tutti.

A questo punto, attratti dall’idea di risparmiare, in tantissimi, tra lavoratori autonomi e liberi professionisti, hanno scelto di dare un’opportunità alla figura del commercialista telematico, rimanendo spesso fortemente soddisfatti.

Allo stesso tempo, le piattaforme si sono aggiornate e hanno implementato nuove funzionalità: pensiamo, ad esempio, agli strumenti per compilare ed emettere fatture elettroniche, messi a disposizione di tutti quegli utenti tenuti, per legge, ad abbandonare il cartaceo e ad utilizzare il formato XML.

È possibile gestire online la Partita IVA?

Anche i cambiamenti relativi al mercato del lavoro, oggi più che mai incentrato sul digitale, hanno contribuito a determinare il successo dei commercialisti online. D’altronde, se il mondo va nella direzione dello smart-working, le collaborazioni travalicano i confini nazionali e la casa prende il posto dell’ufficio, non occorre più recarsi in studio per ricevere consulenza fiscale.

Alla luce di tutto ciò, per il freelancer del 2021, abituato ad avere il mondo a portata di mouse e pronto a spostarsi all’estero, ove occorre, per prendere parte ad un importante progetto, il commercialista in Rete non è soltanto un modo per tagliare qualche costo, ma è un aiuto prezioso per il successo del business.

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