Cronaca

“In vista del prossimo anno scolastico serve reclutare nuovi docenti per una scuola, quella italiana, che all’indomani dell’emergenza sanitaria, quando tutto sarà finito, deve tornare alla piena normalità e in sicurezza”.

A ribadirlo con fermezza è il presidente del Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti, Antonino Ballarino, che aggiunge: “Apprendiamo che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, stanno lavorando a un maxi-piano di stabilizzazioni destinato a coinvolgere ben 50 mila precari, forse 60 mila, per far fronte alla mancanza di aspiranti docenti nelle graduatorie a esaurimento (Gae) del Nord.

Ma altrettanto utile ed interessante ci sembrano anche i provvedimenti in ‘cantiere’ sui quali stanno lavorando sempre Governo e Ministero dell’Istruzione, grazie ai quali si potrebbe dare una importante boccata di ossigeno al mondo della scuola e soprattutto a quello del precariato docente…

Provvedimenti che, se approvati, rispecchiano quanto da tempo segnala e promuove il Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti, ovvero: lo sblocco della mobilità e la fine del vincolo dei cinque anni, con 100-130mila docenti che potrebbero riavvicinarsi a casa; un corso-concorso semplificato, ma non riservato, incentrato sui titoli di servizio allo scopo di inserire quei precari definiti ‘storici”, attraverso un primo anno formativo e l’immissione in ruolo nel 2022/2023; il rinvio di un anno della mobilità e sulla conferma di tutti i precari sui posti attualmente occupati. In merito a ciò–dichiara il  presidente del Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti, Antonino Ballarino- prendiamo ancora una volta atto che dal mondo della politica arriva una gradita manifestazione d’interesse  sulla proposta di uniformare le disposizioni sulla mobilità per il personale a tempo indeterminato, reintegrando magari l’anno di immissione in ruolo su una sede provvisoria. Ma non dimentichiamo che ad oggi, purtroppo, vi è sempre una importante priorità: quella di sottoporre a vaccinazione tutti i docenti e tutto il personale scolastico, compresi anche quelli precari, fuori sede. Ciò con diversi vantaggi, tra i quali quello di proteggere gli studenti… alcuni di loro portatori di fragilità… per non esporli al rischio di contagi ed evitare nel contempo l’interruzione delle attività scolastiche”.        

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post