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Continuerà anche nel periodo pasquale il quotidiano impegno dei volontari della Caritas Diocesana di Catania all’Help Center della Stazione Centrale in piazza Giovanni XXIII. Domenica 4 aprile, giorno di Pasqua e lunedì di Pasquetta, dalle 12:30 alle 14, i numerosi fratelli in difficoltà che vivono in città potranno usufruire della distribuzione di pasti e alimenti di prima necessità. Il pranzo sarà servito in modalità da asporto, una misura attivata dall’organismo diocesano nel corso dell’anno passato e ormai divenuta necessaria, almeno in questa fase, per rispettare le misure anti contagio previste dall’autorità pubblica.

Per mantenere le distanze all’interno degli spazi della struttura, saranno circa una ventina i volontari che si alterneranno tra domenica e lunedì per preparare e distribuire il pranzo. Nel corso dei due giorni, grazie anche alla generosità di numerosi benefattori privati, saranno distribuite le colombe pasquali. Dall’inizio della Settimana Santa, inoltre, i volontari dell’Help regalano ai minori accompagnati delle uova pasquali che sono state offerte da cittadini catanesi, da aziende, e, tra gli altri, dalla ST Microelectronics Foundation.  

Distribuzione

Don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana di Catania, ha voluto rimarcare l’importanza del senso della Pasqua in periodo così complicato per tutti: “Anche quest’anno celebreremo la S. Pasqua in compagnia del coronavirus, in attesa che i vari vaccini possano sconfiggerlo. Ma i vaccini, è bene ricordarlo, non ci liberano da tutti i mali: dalle guerre, dalle ingiustizie, dalla corruzione dilagante in Italia e nel mondo, dalle varie forme di povertà materiali e spirituali. Per sconfiggere questi “altri virus” dobbiamo porre la nostra speranza nella Pasqua del Signore Gesù: come Cristo è morto ed è stato risuscitato dai morti, anche noi tutti siamo calorosamente invitati a fare la nostra Pasqua, il nostro “passaggio” dall’odio all’amore, dall’egoismo all’altruismo, dalla corruzione all’onestà, dalla discriminazione alla fratellanza, dall’indifferenza ai segni concreti di aiuto al prossimo, dalla vendetta al perdono”.

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