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Sono le voci di Isabella Ragonese che interpreta Aretusa, quella di Stefano Starna che interpreta Alfeo e la voce narrante di Sergio Grasso ad accompagnare il pubblico all’interno della Fonte Aretusa. Prima delle ripetute interruzioni causa Covid, infatti, il monumento simbolo dalla città di Siracusa era stato oggetto di un importante adeguamento strutturale e funzionale concluso con l’inaugurazione di un nuovo percorso che, per la prima volta, consente la visita all’interno, anziché dall’alto, con il supporto di un’audioguida disponibile anche in inglese, francese, spagnolo e cinese.

Quella di Aretusa e Alfeo è una storia d’amore, inizialmente non corrisposto, tra una ninfa e un fiume che inizia nella lontana Grecia e trova qui il suo epilogo, simbolo del legame che esiste tra Siracusa e la madrepatria dei suoi fondatori. Le acque che scorrono nel sottosuolo di Ortigia da duemila anni ritornano in superficie nella Fonte Aretusa, dove il mito vuole che si uniscano a quelle del fiume Alfeo in un abbraccio senza tempo cantato nei secoli da poeti, musicisti e drammaturghi. 

Alla fine della visita, dalla Fonte si gode un tramonto che Cicerone descrisse “tra i più belli al mondo” e la vista del Porto Grande dove duemila anni fa si svolsero epiche battaglie navali che videro protagonista la flotta siracusana e dove le acque di Alfeo e Aretusa si disperdono nel mare in un abbraccio eterno.

Ma la Fonte Aretusa è anche il luogo nelle cui acque, nel corso dei secoli, filosofi, re, condottieri e imperatori si sono specchiati e genti venute da lontano, molto diverse tra loro, sono rimaste affascinate, anche attraverso le numerose trasformazioni del suo aspetto esteriore.

La Fonte ospita da millenni branchi di pesci un tempo sacri alla dea Artemide e, da tempi più recenti, una fiorente colonia di piante di papiro e alcune simpatiche anatre che le valgono il nomignolo affettuoso con cui i Siracusani di oggi talvolta la chiamano, funtàna de’ pàpere.

La Fonte Aretusa è aperta tutti i giorni tranne il martedì: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00; sabato e domenica dalle 18.00 alle 21.00. Aperture straordinarie su prenotazione.

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