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Nella mattinata odierna, personale del Commissariato P. S. Centrale, con l’ausilio del Commissariato P. S. San Cristoforo, ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Catania Sezione del Giudice Indagini Preliminari , a carico dei tre autori, in concorso tra di loro, di rapina,;R. C. cl.1986 di Catania; F. L. cl. 1968 di Catania; C. P. R. cl. 1974 di Catania tutti e tre pregiudicati.

I fatti criminosi risalgono al pomeriggio del 3 agosto 2020,allorquando una persona vinceva una cospicua somma di denaro presso una sala scommesse catanese. Dopo aver incassato in contanti la somma vinta e averla riposta all’interno di una busta, l’uomo si recava a piedi presso la propria abitazione. Mentre si accingeva ad aprire il portone d’ingresso del condominio veniva colto di sorpresa, alle proprie spalle, da un individuo con il viso coperto da un casco, che gli intimava di consegnarli il denaro. La vittima si opponeva al delinquente ma veniva colpito, con pugni e calci e quindi costretta a consegnare il proprio portafoglio e la busta contenente la somma poco prima vinta che, sommata ad altro denaro già in suo possesso, ammontava a circa 11.000,00 euro. Il malvivente, atteso, “in loco”, da un complice a bordo di uno scooter, si dileguava per le vie limitrofe facendo perdere le proprie tracce. Dopo aver acquisito la denuncia di patita rapina sporta dal soggetto, personale della Squadra di P.G. del Commissariato avviava le prime indagini finalizzate all’individuazione degli autori del delitto. Dalla visione delle immagini del sistema di video-sorveglianza del centro scommesse si appurava, al momento del ritiro della vincita, la presenza, nella sala scommesse, di un noto pregiudicato intento a giocare ai video poker proprio nelle vicinanze della cassa. Particolare che non sfuggiva al personale dipendente era la circostanza che il noto pregiudicato usciva dal centro scommesse quasi contemporaneamente al momento in cui usciva il vincitore delle somme. Nel prosieguo delle indagini, dopo una ricognizione sui luoghi in questione, venivano acquisite ulteriori immagini dei sistemi di video-sorveglianza presenti nella zona ove si erano svolti i fatti delittuosi, che permettevano di indentificare, tramite un accurato e scrupoloso esame incrociato dei frammenti video, il secondo responsabile grazie al fotogramma del suo scooter, utilizzato per la fuga ed individuato attraverso la targa visibile. Per l’identificazione del terzo rapinatore, non passava inosservato al personale dipendente un vistoso tatuaggio al braccio di questi, immortalato dalle videocamere di esercizi commerciali ed abitazioni della zona, nell’atto del vano tentativo di costui di nascondere con la mano la targa dello scooter al momento della fuga.

Ulteriori e approfonditi accertamenti di P.G. sui tabulati telefonici, della banca dati in uso alle Forze di Polizia e i successivi riscontri sulle utenze telefoniche in uso ai tre soggetti, consentivano agli investigatori di ricostruire la vicenda nei suoi dettagli e di procedere ad una loro identificazione certa, quali rapinatori, ciascuno con il proprio ruolo, che avevano agito con spregiudicatezza nei confronti del malcapitato.

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