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Venti spettacoli, tutti racchiusi sotto il titolo “Guardate le stelle”, per restituire subito al pubblico tutto quel che è stato cancellato dall’emergenza Covid e aggiungere nuove proposte, tra produzioni e ospitalità, in un cartellone fittissimo e variegato da settembre 2021 a luglio 2022. I vertici del Teatro Stabile di Catania (il direttore Laura Sicignano, la vice presidente Lina Scalisi, il consigliere Raffaele Marcoccio) ed alla presenza del sindaco di Catania Salvo Pogliese, hanno presentato stamattina, in modo inusuale, stavolta sul palco del “Verga”, cambiando così la prospettiva, la Stagione 2021/2022, chiarendo il senso dell’ispirazione legata al cosmologo britannico Stephen Hawking.

Laura Sicignano

“Non solo una suggestione – ha spiegato il direttore Laura Sicignanoma l’esortazione che il teatro può rammentarci, invitandoci ad alzare lo sguardo dai nostri piedi, nei momenti in cui ci sembra lo sforzo più arduo. Dire ai nostri spettatori, agli attori, alle maestranze, a noi stessi ‘guardate le stelle’ in questo momento storico, significa scegliere per il teatro un ruolo preciso in un tempo che ci ha dato la misura della nostra fragilità, di persone e di lavoratori. Significa ribadire che cercare la bellezza, porsi domande importanti, tendere verso l’alto sono adesso più che mai una sfida e un’opportunità”.

“Offriamo alla città spettacoli di qualità con grandi artisti di teatro come De Capitani, Orsini, Finocchiaro, Villoresi, Livermore, Ghiaurov, Delbono e molti altri, ma invitiamo a scoprire anche i nuovi talenti a cui crediamo si debba dare l’opportunità di costruire la nuova identità del teatro di domani”, spiega ancora la direttrice Sicignano, presentando i grandi temi di un cartellone che rispecchia questo doppio binario, da un lato affondando le radici nella storia e nella memoria, dall’altro cercando visioni di futuro.

La conferenza stampa

Apertuta della stagione il 27 settembre con Donne in guerra, spettacolo prodotto dal Teatro Stabile e diretto da Laura Sicignano, che inaugurerà un filone tutto dedicato alla presenza femminile nella storia, come faranno pure Tina & Alfonsina di Claudio Fava il 9 dicembre, Jezabel dal romanzodi Iréne Nèmirovsky con Elena Ghiaurov dal 25 al 30 gennaio, La pazza di Chaillot interpretata da Manuela Mandracchia (1-6 marzo) e altri due grandi recuperi dallo scorso anni: Viva la Vida con Pamela Villoresi su Frida Khalo (8-13 marzo) e Il filo di Mezzogiorno con Donatella Finocchiaro su Goliarda Sapienza (19-24 aprile).

In Stagione altre aprestigiose produzioni e co-produzioni come Diplomazia con Elio De Capitani il 19-28 novembre, Enrico IV diretto da Yannis Kokkos con Sebastiano Lo Monaco (30 novembre- 9 dicembre), il recupero di Baccanti (che poi andrà in tournée nazionale) l’11-23 gennaio e di Servo di Scena diretto da Guglielmo Ferro (15-20 marzo). Tra le produzioni ci saranno, già in autunno, anche due progetti speciali: Anima Mundi di Piero Ristagno, regia di Monica Felloni, con la Compagnia Nèon, un progetto di teatro e inclusione sociale (5-17 novembre); e Tornati (a) casa per tempo diretto da Nicola Alberto Orofino, che sarà una vera e propria serie teatrale in quattro puntate, con un mini abbonamento dedicato (26 novembre-20 dicembre).

Con gli spettacoli ospiti ci saranno Daniele Russo con Le 5 rose di Jennifer (8-13 febbraio) e Umberto Orsini e Franco Branciaroli con Pour un oui ou pour un non (15-20 febbraio), Pippo Delbono con Amore (29 marzo-3 aprile) e Davide Livermore che dirigerà Grounded dal 5 al 10 aprile e infine in chiusura Luca De Fusco che dirigerà La Locandiera dal 3 all’8 maggio.

Spazio, come sempre a progetti collaterali nel Ridotto della Sala Verga, finalmente restaurato, tra cui il recupero de Il testo nel cassetto con tre appuntamenti il 3-10 e 17 novembre e un innovativo progetto teatrale digitale, destinato alla fruizione attraverso visori Oculus: Una fuga in Egitto. Il futuro è una terra straniera, diretto da Turi Zinna, in programma il 10-21 dicembre.

Anche la programmazione dell’Estate 2022 a Palazzo della Cultura è già avviata, con un primo titolo già in cantiere: Kristo, in co-produzione con Scenario Pubblico, diretto da Roberto Zappalà.

Da sinistra Sicignano, Pogliese, Scalisi e Marcoccio

“Ci ritroviamo a programmare questa nuova stagione – dichiara Lina Scalisi, vicepresidente del Teatro Stabile etneo – con lo stesso spirito dell’inizio del nostro mandato: la stessa preoccupazione per un complesso di elementi ma d’altro canto anche la stessa determinazione di riuscire a collocare con chiarezza, tanto più in un contesto di disorientamento e incertezza, il Teatro al centro del territorio come punto fermo di riferimento culturale e sociale. Abbiamo dalla nostra il lavoro intenso che abbiamo compiuto in questi anni, tessendo relazioni con le altre istituzioni culturali, con il mondo dell’università e della scuola, con le associazioni che operano attivamente dentro la realtà locale”.

Il sindaco Salvo Pogliese ha ricordato le difficoltà affrontate nell’ultimo periodo dalla città, in tutti i settori, per i noti problemi economici e per la pandemia, sottolineando gli sforzi dell’Amministrazione per offrire già dall’estate scorsa delle valide proposte di spettacolo con il “Catania Summer Fest”, esperienza ripetuta anche quest’anno e che ha visto la collaborazione, l’intervento, del Teatro Stabile con proposte e rassegne sempre di alto livello. “Quello presentato per la stagione 21-22 – ho concluso il primo cittadino –è un cartellone validissimo che riscuoterà indubbiamente i favori degli appassionati”.

Non è superfluo ricordare – ha ricordato, in una nota, Carlo Saggio, presidente del Teatro Stabile – che arriviamo a questo nuovo inizio trovandoci nella condizione di dover ancora saldare un imponente debito, nonostante il quale stiamo mantenendo lo sforzo di concentrare tutte le scelte verso un duplice obiettivo: ricreare una relazione profonda con il territorio e contemporaneamente rilanciare lo Stabile nel panorama nazionale. Abbiamo mantenuto la struttura pienamente attiva anche durante il lockdown ed abbiamo attivato processi per ristrutturare il Verga, per individuare una seconda sala che attiveremo entro l’anno e un nuovo magazzino/laboratorio dedicato alla costruzione delle scenografie. Ma soprattutto abbiamo continuato a condurre quel processo di rinnovamento artistico che ha più di tutto segnato il lavoro di questi anni, anche tenendo conto di valorizzare i nuovi talenti siciliani: basterà dire che su oltre 200 provini effettuati e oltre 100 artisti coinvolti nelle sole produzioni, l’80% è siciliano”.

La videoclip della Stagione 21-22

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