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Continua il tour per lo spettacolo – progetto “Libere. Donne contro la mafia”, testo e regia di Cinzia Caminiti, con Cinzia Caminiti, Barbara Cracchiolo, Simona Gualtieri e Sabrina Tellico. Dopo il debutto a fine luglio al Giardino Fava di Catania, la pièce è stata proposta domenica 29 agosto all’Azienda Agricola Musa di Bronte e ieri sera, 30 agosto, lo spettacolo è approdato al Castello di Carini alla presenza di Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, dell’onorevole Piera Aiello e di altri autorevoli nomi dell’antimafia siciliana. La pièce è stata fortissimamente voluta al Castello di Carini dal Movimento “Agenda Rossa”, grazie alla mediazione di Ida Bonfiglio.

Schizzi d’Arte, che produce lo spettacolo, dopo l’esibizione al Castello di Carini presenterà adesso “Libere. Donne contro la mafia” il 31 agosto e l’1 settembre in via Gulli 12, a Catania, alle ore 21.00, nell’ambito della rassegna “La Forza del Teatro” organizzata per il secondo anno dal Teatro del Canovaccio e dall’Associazione Open, con la coorganizzazione del Comune di Catania – Assessorato alla Cultura ed inserita nel ricco cartellone di “Catania Summer Fest 2021”.

Lo spettacolo a Bronte – Foto Gianni Nicotra

Il lavoro parte da una circostanziata ricerca su alcune donne, madri, sorelle, fidanzate, mogli, amiche di morti ammazzati dalla mafia e dall’esigenza di dare loro una voce. In una scena spoglia le quattro attrici impersonificano con frasi, gesti e canti, varie donne della cronaca che, in vari luoghi, in entrambi gli schieramenti, quello della malavita e quello della legalità, testimoniano e rivivono l’inferno della mafia. Donne che dopo un dolore infinito e mai risolto, decidono di farne una bandiera. Ognuna di loro ha una formula antimafia, ognuna di loro la dichiara, ne fa partecipi gli altri, ognuna di loro porta la propria testimonianza, nelle scuole, nelle comunità, scrive libri, poesie, apre case e ne fa musei, fonda associazioni, diventa parlamentare. Ognuna è un simbolo, un soldato che ha visto in faccia il nemico, ne ha conosciuto l’orrore e dentro di sé lo ha sconfitto. Ognuna di loro è così liberata e libera.

Un momento della serata al Castello di Carini

“Siamo convinte che il il Teatro– spiegano le quattro protagoniste, Cinzia, Barbara, Sabrina e Simona sia un efficace mezzo utile a fare cultura e spesso cultura “anti”. E’ il caso di questa messinscena, diventata per noi anche “ impegno” e vero e proprio “attivismo”. Riteniamo di dovere arrivare al cuore e alla pancia di chi lo recepisce partendo dal basso, dalla cronaca, dal racconto di alcune vite eccezionali ed in particolare quella di dieci donne che loro malgrado hanno attraversato la mafia e la hanno, ognuno a suo modo, combattuta. “Libere” è uno spettacolo sulla solidarietà femminile, uno spettacolo d’intenti comuni, utile al singolo e al plurale. E’ uno spettacolo venuto su da una sensibilità tutta femminile e per questo nonostante il tema trattato, leggero e poetico. Potente e immediato. Forte e commovente. Dare voce e corpo a queste donne è stato emozionante, intenso e necessario. Queste madri, mogli, sorelle, figlie continueranno per sempre a starci addosso: ne siamo certe, come donne e come artiste. Grazie a Francesca Serio, Giovanna Musanti Basile, Concetta Gravina Campagna, Daniela Ficarra (Di Matteo), Rosaria Costa, Piera Aiello, Rita Atria, Felicia Bartolotta Impastato, Michela Buscemi. Raccontarle giova. Bisogna avere fiducia”.

Azioni mimiche Barbara Cracchiolo e Simona Gualtieri, aiuto regia e fonica Nicoletta Nicotra, organizzazione Sabrina Tellico, costumi Sartoria Ina Costa. Informazioni e prenotazioni: 347.3637379 – 348.1352545.

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