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Straordinario attore di teatro che giunse anche sul grande schermo dimostrando tutto il suo talento, Salvo Randone è stato un personaggio di spicco della cultura teatrale siciliana, nazionale e internazionale. Per ricordarlo, a trent’anni dalla morte, l’associazione Artelè di Catania ha organizzato una mini rassegna in suo ricordo, dal titolo Omaggio a Salvo Randone a 30 anni dalla scomparsa che si svolge, interamente, all’Antico Mercato di Siracusa. Oltre a due spettacoli teatrali – Maggio ’43 di e con Davide Enia e Il lupo e la luna di e con Pietrangelo Buttafuoco – ci sarà un importante appuntamento di confronto sabato 11 settembre, alle ore 18 con il Convegno su Salvo Randone a 30 anni dalla scomparsa.

È prevista una fitta scaletta di interventi a partire da Orazio Torrisi, regista e produttore teatrale che introdurrà l’evento con Omaggio ad un Grande Attore al di sopra di ogni sospetto; seguirà la giornalista e critica teatrale Giovanna Caggegi con l’intervento Classicità e contemporaneità nell’arte di Salvo Randone. Subito dopo ci sarà un ricordo dell’attore Tuccio Musumeci sugli incontri catanesi con il grande attore siracusano, a seguire, ancora, l’intervento della giornalista e critica cinematografica Maria Lombardo il cui intervento s’intitola Ambigui ed inquieti nel cinema di Randone. Il regista e scrittore Manuel Giliberti, con il supporto di video e immagini introdurrà Le parole del silenzio: ricordi ed immagini per Salvo Randone.   Chiuderà l’incontro Fabio Granata, assessore alla Cultura Città di Siracusa che parlerà di Randone e Siracusa.

Durante il convegno, oltre a raccontare l’uomo e l’attore, grazie agli interventi di intellettuali, artisti, attori, registi, cinefili, critici, cittadini, si discuterà anche di istituire il “Premio Nazionale Salvo Randone Siracusa” da conferire a eminenti personalità del mondo teatrale, televisivo, cinematografico ritenute meritevoli da una apposita giuria.
Nato a Siracusa nel 1906, Salvo Randone si impose sulle scene negli anni quaranta recitando Il lutto si addice ad Elettra di O’Neill. Attore inquieto e sanguigno, ha impersonato intensi personaggi classici e pirandelliani, oltre al memorabile Innominato nello sceneggiato televisivo I promessi sposi di Sandro Bolchi. Celebre la sua interpretazione in un’edizione dell’Otello di Shakespeare in coppia con Vittorio Gassman. Si affermò nel cinema con Elio Petri, che gli affidò ruoli di primo piano in L’assassino e I giorni contati e incisive apparizioni in varie pellicole, tra cui Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, La classe operaia va in paradiso, La proprietà non è più un furto.

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