SpettacoloTeatro

Il Centro culturale e teatrale Magma di Catania, diretto da Salvo Nicotra, l’11 e 12 settembre, alle ore 21.00, alla Corte del Castello Ursino di Catania, all’interno del cartellone “Catania Summer Fest 2021“, ad un anno dalla sua scomparsa (agosto 2020), ricorda il giornalista e drammaturgo Giuseppe Mazzone e ripropone un suo vecchio cavallo di battaglia, “No, non sono Molly Bloom”, andato in scena nel 1999, in prima assoluta, alla Sala Magma di via Adua 3, con l’interpretazione di Grazia Maria Ambra.

Salvo Nicotra, che firmò la prima regia, dopo l’ultima edizione del novembre/dicembre 2017, ha deciso di riproporre la pièce con la presenza in scena di Barbara Cracchiolo – protagonista nell’edizione del 2017 – (autrice anche delle coreografie e dei costumi). Le musiche originali sono di Eugenio Arezzo, direttore di scena è Orazio Indelicato, luci e fonica Filippo Micale, foto di Simone Nicotra.

Barbara Cracchiolo in scena – Foto Simone Nicotra

Il monologo al femminile di Mazzone prende le distanze dal più celebre monologo del Novecento (la “Molly Bloom” di Joyce). La protagonista in scena è Giulia, una donna inquieta ed insoddisfatta, che viene descritta dall’autore come “una donna dell’età media giusta, una donna che ha amato, ama e può ancora amare…”. Sulla scena una donna sembra aspettare qualcuno o qualcosa nella sua casa, dove vive da sola; si prepara per uscire, andare a cena, a teatro o chissà dove, ma il suo interlocutore (o interlocutrice, poco importa) ritarda, o lei ha cominciato a prepararsi troppo presto. Passeggiando, s’immerge nei suoi pensieri, nei suoi ricordi, nei sogni, nelle evocazioni, nelle allucinazioni, di là di cui fa capolino una speranza sotterranea. Ripercorre delusioni e amori, ma soprattutto riflette e pensa, inventa, fantastica, catapulta se stessa in situazioni mai vissute o da vivere. Viene fuori, a poco a poco, un monologo sempre più sorprendente ed avvincente, un crescendo che porta ad un finale assolutamente eclatante ed inatteso.

L’autore Giuseppe Mazzone

Questa la nota scritta dall’autore Giuseppe Mazzone su “No, non sono Molly Bloom”: “Quello di Molly Bloom è il monologo più importante, e rivoluzionario, del Novecento. James Joyce ambientò il suo “Ulysses” in una sola giornata: il 16 giugno 1904. Il protagonista, Leopold Bloom, è un agente pubblicitario un po’ strampalato e distratto. Fa colazione con la moglie Molly ed esce, girando per Dublino, ufficialmente per vendere qualche annuncio, in realtà si smarrisce nel mare magno della città, fra la vita, la morte, gli odori, i profumi, le emozioni: come un novello Ulisse. Rincaserà a tarda sera, così stanco da non pronunziare nemmeno una parola, nonostante dal calore del letto e delle lenzuola si accorga subito che lei… lei lo ha tradito. E lei girata dall’altro lato si lancia in un vortice di pensieri notturni che costituiscono il memorabile flusso di coscienza che ha fatto epoca.

Mi sono trovato, ad un certo punto della mia vita, ad avere a che fare con alcune donne molto interessanti e particolari, perfino brillanti nella vita ed in carriera, che avevano un punto in comune: l’inquietudine e l’insoddisfazione. Un bel giorno, anzi una sera, in un pub una di queste, che aveva letto e visto alcune delle mie opere teatrali, sbottò: “Perché non lo scrivi tu un monologo femminile? Dai che ce la puoi fare? Promesso?”.

E io, a promessa strappata, non intendevo fare cattiva figura, o arrendermi alla prima difficoltà. Già, ma come comportarsi con quel macigno del monologo dell’”Ulysses”? Un confronto? Improponibile e inutile. Una sfida? E perché mai? Né potevo far finta di ignorarlo. A quel punto, per prendere le distanze e distinguermi dichiaratamente, alcuni giorni dopo la promessa, con la calma e il distacco notturno a me così congeniali, inserii un foglio bianco alla mia “Lettera 22” e attaccai di getto: “No, non sono Molly Bloom”, a scanso di equivoci. Non solo, ma me la vidi davanti in quello studio illuminato solo da luci blu camminare su e giù. In quel momento il monologo diventò rappresentazione, cioè Teatro. Perché nasce ed è stato scritto per il Teatro. Non è mai stato un adattamento o una scorciatoia. Teatro con le sue scene, i suoi movimenti, i suoi quadri, gli oggetti, i gesti, il trucco, i costumi, ponendo al centro soprattutto lei, l’attrice, la protagonista unica, che qui si chiama Giulia.

Da sinistra: Grazia Maria Ambra (edizione ’99) e Barbara Cracchiolo (edizioni 2017 e 2021)

Qualcuno mi ha fatto notare che io, uomo, non posso esprimere fino in fondo i sentimenti di una donna. Vero. Ma io non ho fatto altro che raccontare. Nel “flusso” dei miei ricordi e delle mie emozioni, mi sono venute in mente le vicende di alcune donne, i loro pensieri, i loro desideri, anche certe frasi dette, certi particolari. Li ho messi insieme senza sforzo alcuno, con grande facilità, delineando la personalità, complessa ed affascinante, delicata e forte, di questa Giulia.

Quando dopo un mese portai il dattiloscritto alla mia amica, questa mi guardò un po’ incredula. Dopo due giorni mi telefonò, siamo tornati nello stesso pub. Mi disse: “Ma come hai fatto?”. È stato il miglior complimento che abbia mai ricevuto”.

Le due serate, ad ingresso libero, si svolgeranno nel rispetto delle norme anti Covid-19: sarà necessario esibire la propria Certificazione verde (Green Pass) in corso di validità, fornire le informazioni richieste e prenotare tramite posta elettronica (prenota.mgm@libero.it) indicando i dati anagrafici e un recapito telefonico o indirizzo di posta elettronica di ciascun prenotando. Sarà obbligatorio indossare correttamente la mascherina durante la permanenza all’interno del locale. Info: 333. 3337848.

Scheda spettacolo

“No, non sono Molly Bloom”

di Giuseppe Mazzone

(a un anno dalla sua scomparsa)

con Barbara Cracchiolo

Regia di Salvo Nicotra

Coreografie e costumi di Barbara Cracchiolo

Musiche originali di Eugenio Arezzo

Direttore di scena Orazio Indelicato

Luci e fonica F.M. Service di Filippo Micale

Foto di Simone Nicotra

Produzione Centro Magma Catania – Cartellone “Catania Summer Fest 2021” – 11 e 12 Settembre 2021, ore 21.00 – Corte del Castello Ursino di Catania

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post