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“Un luogo per le studentesse e gli studenti, aperto e frequentato di giorno e di sera, una vera e propria fucina d’arte per i giovani, con la collaborazione di tutte le più importanti istituzioni culturali della città”. Diventerà questo, negli auspici del rettore Francesco Priolo, il nuovo Centro universitario teatrale Unict, che è stato presentato questa mattina alla città in presenza del sindaco Salvo Pogliese.

Lo spazio, sito nei locali di Palazzo Sangiuliano che ospitarono il prestigioso e storico Teatro Machiavelli, verrà utilizzato come luogo di elezione per la formazione nel campo delle discipline e dei linguaggi artistici attraverso attività performative, iniziative di ricerca e di studio, sperimentazione nel campo della comunicazione multimediale. “Nel solco della migliore delle tradizioni dei centri teatrali d’Ateneo – ha aggiunto il rettore -, questo è uno spazio che apriamo all’intera città e ci auguriamo che possa stimolare e coltivare la creatività studentesca, così come previsto dal progetto approvato dagli organi di governo dell’Università di Catania per il rilancio dello spazio teatrale inaugurato nel 1864 dalla famiglia Grasso”.

Alla cerimonia del ‘taglio del nastro’ dei locali appena rinnovati sono intervenuti anche il prorettore Vania Patanè, il direttore generale dell’Ateneo Giovanni La Via, l’assessore alla Cultura Barbara Mirabella, la direttrice del Teatro Stabile di Catania Laura Sicignano, il sovrintendente del Teatro Massimo Bellini Giovanni Cultrera, numerosi dirigenti e delegati dell’Ateneo e studenti. Presenti anche i professori Rosario Castelli, Maria Rosa De Luca, Alessia Tricomi, Stefania Rimini e la dott.sa Laura Vagnoni, che faranno parte del Comitato di gestione del Cut, insieme con il prof. Giovanni Grasso, designato dal Comune e a un rappresentante degli studenti che sarà nominato dalla Consulta. “Ringrazio il rettore e l’Università di Catania – ha sottolineato il sindaco Pogliese, la riapertura di questo splendido luogo è un grande regalo all’intera città, e siamo pienamente disponibili a contribuire alle attività attraverso un percorso sinergico e condiviso anche con le altre istituzioni culturali”. Disponibilità che è stata personalmente confermata anche da Sicignano e Cultrera, entrambi fautori del dialogo delle rispettive istituzioni culturali con i giovani e con le realtà del territorio. Grasso, nipote del grande attore drammatico catanese, ha ricordato infine alcuni episodi legati alla tradizione di famiglia, evidenziando la valenza formativa e aggregativa della sala di Palazzo Sangiuliano. Tra le prime attività in programma la formazione di una compagnia teatrale e di un coro universitari.

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