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 Sostenibilità, cripto valute e volontariato. Sono questi i temi affrontati nella tesi di laurea di Annamaria Noemi Vella che verrà presentata, venerdì 24 settembre, in anteprima nel corso della notte dei ricercatori in piazza università a Catania. Lo studio che tratta di temi di grande attualità è stato presentato alla Protezione civile regionale e ha destato molto interesse in quanto propone un nuovo modello di sviluppo, che accosta alla sostenibilità e alla resilienza degli insediamenti umani, una nuova idea di economia che sostituisce il concetto di sviluppo con quello di prosperità, basandosi sulle cripto valute.
Tale sistema se implementato potrebbe generare una finanza alternativa in grado di offrire un reddito compensativo per tutti i volontari che si impegnano per la salvaguardia del pianeta.

L’idea sperimentale, che nasce anche dalla teoria dell’ecomutualismo è stata già presentata, tramite l’associazione Ecomutualista “Panvision”, a investitori e aziende italiane ed estere, affinché si possano incentivare quelle attività imprenditoriali, dette Benefit Corporation, basate sull’agri fotovoltaico o sulla riduzione dei rifiuti, per esempio, che abbassano l’ impronta ecologica e favoriscono attività di decarbonizzazione e di riduzione dell’inquinamento.


Per l’occasione, nello stand del Dipartimento di Economia, ospiti della Professoressa Agata Matarazzo, saranno presenti, oltre i ricercatori, anche dei funzionari del Dipartimento regionale della Protezione civile con i quali sarà possibile riflettere sui target dell’agenda 2030, in primis il target 11 dedicato alla Protezione civile.

La prof.ssa Agata Matarazzo, dipartimento di Economia e Impresa, spiega: “l’esempio della ricerca svolta in collaborazione con il DRPC Sicilia è uno dei tanti casi in cui l’Università di Catania si avvicina al mondo delle aziende, delle istituzioni e alle necessità del territorio. Attraverso stage aziendali e studi applicativi, l’ateneo si impegna a offrire occasioni di formazione e di impiego altamente qualificanti, per le risorse umane giovani che frequentano i nostri corsi, tenendo in conto le esigenze territoriali della nostra isola nell’ottica della sostenibilità ambientale, economica e sociale”.

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