Cronaca

Il 4 ottobre si ricorda, e si fa festa, per San Francesco, il santo fraticello di Assisi, l’umile cantore del “Laudato si’” e patrono d’Italia. Anche Fratel Biagio, fondatore della Missione Speranza e Carità di Palermo che accoglie centinaia di persone in difficoltà varie, dal 9 luglio in una grotta delle montagne del circondario a digiuno, a pane e acqua e talvolta anche un po’ di miele, e in preghiera, ricorda la figura del Poverello e affida ad un messaggio (è il suo modo di “collegamento” con i collaboratori della Missione e il mondo che lo circonda) gli auguri a Papa Francesco, inviando nel contempo un nuovo appello alla società per aiutare quanti sono in difficoltà.

Auguri di Pace, Bene e Speranza al nostro Papa Francesco, ai francescani e alle francescane e a tutte quelle persone, fratelli e sorelle, che, nel mondo, portano il nome di Francesco e Francesca”,  scrive Fratel Biagio, “Restiamo uniti nella preghiera affinchè il mondo si ravveda e questa umanità ritorni al più presto al buon Dio e al bene, perché senza le opere di bene la vita è insignificante e senza risposta non c’è salvezza. Aiutiamo chi è in difficoltà e nel bisogno; le opere buone contribuiscono a migliorare la nostra società; tutto ritornerà in bene alla stessa persona che le metterà in pratica.

Grazie San Francesco, sei un esempio per tutti noi; hai avuto il coraggio di lasciare tutto, liberandoti da tutte le ricchezze materiali, per donarti al buon Gesù e a tutti i poveri che purtroppo questa società continua ancora oggi ad abbandonare. San Francesco, uomo di bontà e di amore, testimone di vera speranza, ci raccomandiamo a te, intercedi verso il buon Dio per tutti noi e continua a pregare dall’alto del cielo per ogni uomo e donna di questa umanità, malata nel corpo, nella mente e nello spirito, affinché possiamo al più presto scoprire che la vita è un dono che abbiamo ricevuto dal buon Dio. 

Ecco siamo tutti figli e figlie di Dio; è per questo che siamo preziosi fratelli e sorelle, come ha ben testimoniato San Francesco, che non solo chiamava tutti fratelli e sorelle, ma anche la natura e tutto il creato, fratello sole e sorella luna. Per questo è doveroso vivere questa vita nel bene e nelle opere di solidarietà, aiutando soprattutto i più bisognosi; perché è inutile riempirsi e accumulare ricchezze materiali essendo che prima o poi lasceremo tutto in questa vita terrena e non porteremo niente di tutti quei soldi e quegli oggetti che abbiamo conservato e accumulato. 

Grazie San Francesco per la tua preziosa testimonianza che ancora oggi è viva ed è presente; è donando che si riceve e allora fa che anche noi possiamo diventare strumenti di vera pace e di tanto bene“.

V.C.

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