Dal tesseramento alle strutture organizzative, dal rafforzamento della tutela e dei diritti, dalla formazione alla digitalizzazione; sono questi i grandi temi delle assemblee organizzative che in questi giorni la Cgil organizza in tutta Italia sul tema: “Cgil 2030: il lavoro crea il futuro”. L’assemblea organizzativa di Catania si è tenuta stamattina nel Salone Russo. I lavori sono stati introdotti dal segretario generale Carmelo De Caudo; è intervenuto Giuseppe Glorioso, segretario organizzativo della Cgil e ha concluso l’iniziativa Ignazio Giudice, segretario regionale Cgil Sicilia.
Per il segretario generale De Caudo, “sono mutati gli scenari sia a livello nazionale che territoriale- ha sottolineato- Sei anni fa, gli anni dell’ultima assemblea organizzativa, non potevamo neppure immaginare l’avvento della Pandemia o di dover assistere a un ignobile attacco alla democrazia e alla Cgil, come quello avvenuto il 9 ottobre scorso a Roma nel corso della manifestazione contro il green pass dove un gruppo organizzato di neofascisti ha seminato panico e sconforto, prendendo pesantemente di mira la nostra sede nazionale, devastandola. Ma non possiamo ignorare che oltre ai neofascisti in piazza c’erano soprattutto cittadini sfiduciati, oramai preda di astratti convincimenti e fake news; cittadini che non credono nel sistema democratico di questo Paese, che non credono al diritto al lavoro, che non credono nelle istituzioni”.
Come rispondere al cambiamento dei tempi con cui anche il sindacato deve obbligatoriamente fare i conti?
“La Camera del lavoro oggi ha ospitato un ampio dibattito per analizzare le schede di proposta– spiega Pippo Glorioso– sui quali i territori, attraverso l’ascolto delle camere del lavoro e dei luoghi di lavoro, sono ora chiamati ad avanzare proposte, integrazioni, osservazioni. Dal dibattito sono arrivate indicazioni molto concrete. È una chiamata al cambiamento e alla modernità molto impegnativa ma assolutamente necessaria”.
Le schede presentate all’assemblea organizzativa sono state approvate; su 108 aventi diritto e 71 presenti, si sono registrati 68 favorevoli e 3 astenuti (il gruppo di “Democrazia e lavoro” aveva annunciato le astensioni).