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E’ stato un piacevole ritrovarsi ieri mattina, dopo il duro periodo del lockdown per la pandemia, tra attori, registi, scenografi, giornalisti, appassionati nella sala del “Vitaliano Brancati” di Catania in occasione della presentazione della stagione 2021-2022 del Teatro della Città. Ed il “deus ex machina”, l’artefice del Centro di produzione teatrale, Orazio Torrisi, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura Barbara Mirabella, ha sottolineato che “si riparte, con passione, dedizione, resilienza e con una rinnovata voglia di fare, intrattenere e sperimentare nuove importanti forme di teatro e drammaturgia”. Il nuovo cammino riguarda le sale catanesi ormai storiche, il “Brancati” e il “Piccolo Teatro della Città” , dalla presenza sul territorio con incursioni in luoghi storici della città e dalla nuova avventura con il Teatro Comunale di Siracusa. “Ancora – ha aggiunto Torrisi – tornare in presenza ed al 100% nelle sale comporta per il nostro pubblico una certa titubanza e paura soprattutto per la questione del distanziamento e la sanificazione. Bisogna però ripartire e noi lo facciamo dopo mesi di incertezze e sbandamenti, non possiamo ancora indicare date ed inizialmente pensavamo di riaprire a gennaio, ma poi siamo stati colti di sorpresa ed il nostro è vero un work in progress e man mano saremo sempre più precisi”.

Nella foto di Dino Stornello: Musumeci, Mirabella e Torrisi

Orazio Torrisi poi, spalleggiato – con la sua ironia ed innata simpatia – dal direttore artistico Tuccio Musumeci (impegnato sul set a Trapani nella seconda serie Rai “Makari”), ha parlato della nuova stagione del Teatro della Città – Centro di produzione teatrale che a Catania, al “Brancati” e al “Piccolo”, tra paura dei contagi e pandemia ancora in circolazione e speranza di uscirne fuori, riparte con un vasto ed articolato progetto, con ben quaranta spettacoli in totale.

L’inaugurazione di tutte le attività sarà affidata alla XIII Stagione del Teatro Vitaliano Brancati, che vanta la direzione artistica di Tuccio Musumeci, per poi presentare le tante proposte drammaturgiche che si avvicenderanno al Piccolo Teatro della Città, le produzioni, i fuori abbonamento, le fiabe per i più piccoli, i pupi della tradizione catanese con Arte Pupi Fratelli Napoli, la Web radio. Ci saranno poi ancora, i laboratori per appassionati e professionisti, i workshop, le matinèe pensate ad hoc per i ragazzi delle scuole, la ricca collaborazione con l’Università di Catania, con la Fondazione Verga di Catania, con l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, con la Fondazione Giuseppe Fava e un interscambio continuo di proposte e attività con i vari progetti internazionali e organismi teatrali da tutto il mondo.

Commedie brillanti, nuova drammaturgia, l’immancabile Pirandello e uno sguardo al panorama contemporaneo. Tutto ciò sarà al centro del cartellone di 10 spettacoli del Teatro Brancati per la Stagione 2021-2022. Sul palcoscenico di via Sabotino, si avvicenderanno i beniamini di sempre, amici storici e tanti nuovi ospiti, impegnati in testi della tradizione e in pregevoli nuove produzioni. Ed il debutto della XIII stagione – giovedì 11 novembre alle ore 21 – sarà affidato a una produzione ospite, con il gradito ritorno di  Antonio Grosso e Antonello Pascale (già protagonisti di Minchia signor tenente e Venerdì 17, ovvero due preti di troppo)con “Il piccolo principe …in arte Totò“, spettacolo ideato e scritto da Antonio Grosso che narra le vicende della vita giovanile di uno dei più grandi attori e maestri dell’arte scenica internazionale, Antonio De Curtis, in arte Totò. La messinscena dedicata al “Principe” della Risata darà il via a una stagione variegata e ricca di spettacoli scelti e immaginati per soddisfare i gusti di qualunque pubblico: da quello più legato alla tradizione della brillante commedia italiana a quello più avvezzo all’innovazione.

Tuccio Musumeci in “Pipino il breve”

Sul palcoscenico del “Brancati” poi tornerà “Pipino il Breve“, lo storico musical di Tony Cucchiara che da oltre 40 anni si riconferma spettacolo simbolo del teatro siciliano nel mondo e continua a mietere successi e consensi a ogni rappresentazione. Il maestro Musumeci sarà diretto da Nicasio Anzelmo nella commedia “Per fortuna è una notte di luna” di Gianni Clementi, tra gli autori italiani contemporanei più rappresentati nel mondo: una pièce che porta lo spettatore a spasso nel passato, attraverso tre momenti significativi della storia del Paese, partendo dall’allunaggio nel 1969 fino ai primi Anni ‘90. Si alterneranno poi Guia Jelo, protagonista dello spettacolo “Peppa La Cannoniera” di Antonino Russo Giusti, diretta da Turi Giordano, per il Progetto Pirandello, Angelo Tosto, diretto da Walter Manfrè sarà mattatore in quel gioiello dell’ironia pirandelliana che è la novella “Il vitalizio”. L’attorecatanese sarà protagonista anche di “Funerale d’inverno” di Hanoch Levin e diretto da Armando Pugliese. Giuseppe Pambieri e Carlo Greco – diretti dall’eclettico Moni Ovadia, saranno i protagonisti di “Nota stonata” di Didier Caron, poi seguirà lo spettacolo “Belle Epoque e polvere da sparo“, diretto da Paolo Coletta con Margherita Di Rauso e Lello Giulivo.

Altri spettacoli in programma vedranno il duo artistico Cosimo Coltraro ed Emanuele Puglia in “Nati in bianco e nero – Piccolo involontario Varietà” scritto dallo stesso Puglia e diretto da Angel Perricet, una riproposizione in chiave moderna dei numeri brillanti delle coppie celebri comeFranco e Ciccio e Cochi e Renato, poi in scena lo spettacolo “Pandemia” di Giuseppe Dipasquale con Federica De Benedittis e Ninni Bruschetta. Infine poi due fuori abbonamento: “Affaccia bedda – La serenata nella musica e nella poesia” con Mario Incudine e Salvo La Rosa e “Bartleby lo scrivano“, spettacolo dal racconto di Herman Melville, diretto da Emanuele Gamba con Leo Gullotta.

La conferenza stampa (Foto Dino Stornello)

Altrettanto ricca la 55^ stagione del Piccolo Teatro della Città, con quattro percorsi per un totale di 22 spettacoli, tra teatro musica; dal teatro di parola e dalla drammaturgia contemporanea nuovoteatro; dall’esperienza dei grandi drammaturghi del secolo breve Il Novecento e da tematiche sociali che spingono alla riflessione sui mali del nostro tempo, nella sezione di Teatro Civile.

L’inaugurazione della sezione Nuovoteatro nonché dell’intero cartellone del Piccolo Teatro della Città sarà affidata, venerdì 19 novembre, a Saverio La Ruina con “Dissonorata – Un delitto in Calabria” (Premio UBU 2007 “Migliore attore italiano” e “Migliore testo italiano” nonché Premio Hystrio alla Drammaturgia 2010; Premio ETI Gli Olimpici del Teatro 2007). Un monologo intenso che porta lo spettatore nella Calabria degli Anni ’70, dove la povera Pascalina ha talmente tanta paura addosso di non riuscire a sposarsi che infrange tutti i tabù. Altri lavori saranno: “Aspettando Manon” di Alberto Milazzo e Luca Mazzone con protagonista Giuseppe Lanino; “Beckett on Tourette”, proposto da Giovanni La Fauci e Lucilla Mininno; “Family day“, scritto e diretto da Nicola Alberto Orofino con Alessandra Barbagallo, Francesco Bernava, Egle Doria, Alice Ferlito, Rita Salonia; “Decadenze” di Steven Berkoff, con Francesco Bernava e Alice Sgroi diretti da Giovanni Arezzo; “Antonio e Cleopatra… o quel che ricordo” diretto da Andrea Collavino con Filippo Gessi e Teresa Timpano.

Nella foto Miko Magistro (Ph. Dino Stornello)

La sezione intitolata “Il Novecento” proporrà Miko Magistro, fine ed eclettico interprete di personaggi senza tempo, in “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, diretto dal regista Nicola Alberto Orofino. Ad Angelo Tosto, invece, il compito di rappresentare il famoso cabarettista tedesco autore di testi surreali in “Io, Karl Valentin“, diretto dal maestro Gianni Salvo. “L’amante”, testo beffardo di Harold Pinter sulla sacralità borghese della coppia sarà, invece, proposto dalla regista Veronica Cruciani con protagonisti Viola Graziosi e Graziano Piazza. Infine, la tragedia “La Città morta” di Gabriele D’Annunzio con Mascia Musy e Andrea Tidona, diretti da Walter Manfrè. Per la sezione invece Teatro Civile “La rosa del mio giardino”, drammaturgia e regia di Mario Gelardi da un testo di Claudio Finelli; Vincenzo Pirrotta in “Storia di un oblìo“, monologo di Laurent Mauvignier portato in scena dal regista Roberto Andò; “Libere – Donne contro la mafia” scritto da Cinzia Caminiti con Barbara Cracchiolo, Simona Gualtieri, Sabrina Tellico, Cinzia Caminiti, un lavoro che parte da una circostanziata ricerca su alcune donne, madri, mogli, sorelle, fidanzate, di morti ammazzati dalla mafia e dall’esigenza di dare loro una voce. Infine lo spettacolo “…e ballavano!” testo e regia di Nicasio Anzelmo con Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Plinio Milazzo e Silvia Siravo.

Filippo Luna in “Le mille bolle blu”

Altre proposte vedranno Daniela Poggi in “Emily Dickinson – Vertigine in altezza” di Valeria Moretti, “Rosa, Rose” di e con Angela De Gaetano, Ninfa Giannuzzi, Valerio Daniele, per la regia di Salvatore Tramacere, Elena Bucci in “Processo a Medea” di Maria Letizia Compatangelo e “Le mille bolle blu” di Salvatore Rizzo, interpretato da Filippo Luna che ne è anche il regista. Ancora poi Mario Incudine, in “Barbablù”, uno spettacolodi Costanza Di Quattro con la regia Moni Ovadia, “The Handmaid’s Tale –  Il racconto dell’ancella“, romanzo distopico scritto nel 1985 dalla canadese Margaret Atwood con Viola Graziosi diretta da Graziano Piazza e il regista Manuel Giliberti dirigerà Galatea Ranzi in “Sui gradini del cielo” di Isabella Cociani e ispirato a un fatto di cronaca e al racconto feroce di un femminicidio.

Da non dimenticare infine la stagione “Teatro Ragazzi”, la collaborazione con Associazione culturale arte pupi Fratelli Napoli e ancora il “Progetto Verga” che propone un percorso di approfondimento sull’autore siciliano, il progetto Radio teatro Citta on web con la trasmissione “Sinestesie”, nuove modalità di fruizione della drammaturgia.

Insomma per il Teatro della Città una stagione davvero densa di appuntamenti e il direttore Orazio Torrisi con tutti i protagonisti non vedono l’ora di inaugurare i nuovi cartelloni, intrattenendo e sperimentando nuove importanti forme di teatro e drammaturgia.

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