Turismo

Con una nota AIGAB-Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi  (www.aigab.it) sollecita il Governo e il Ministero del Turismo affinché vengano diramati chiarimenti rispetto alle ultime disposizioni sull’introduzione del Super green pass a partire dal 6 dicembre.

Come Associazione nazionale di categoria che rappresenta le aziende che gestiscono professionalmente il patrimonio immobiliare degli italiani inutilizzato riportandolo a nuova vita grazie agli affitti brevi, chiediamo che vengano diramati al più presto i chiarimenti necessari per consentirci di operare in sicurezza e, a chi sta pianificando un viaggio, di poterlo fare nell’ambito di un quadro chiaro.

Al momento infatti ci pare di capire dall’estensione dell’obbligo di verifica del green pass base ad “alberghi e strutture ricettive” che ci sia una totale omologazione al settore alberghiero per i gestori di alloggi dedicati agli affitti brevi. Ci chiediamo allora: come per il controllo dei green pass sui posti di lavoro, è previsto un controllo a campione con un minimo del 20% oppure un controllo a tappeto? Dobbiamo pensare che non ci sia alcuna distinzione tra le strutture cielo-terra, totalmente assimilabili ad hotel (o residence) e gestioni in modalità casa vacanza o affitti transitori che sono sempre stati consentiti anche durante i lockdown, e che per molti operatori professionali non prevedono l’esistenza di una reception perché hanno automatizzato gli ingressi con Self Check-in? E nel caso in cui l’ospite prenoti ad esempio 5 giorni, e la validità del green pass scada perchè ottenuta durante tampone, esiste un onere di verifica durante il soggiorno? Come gestire le situazioni a cavallo del 6 dicembre con gli ospiti già in appartamento? E ancora: se l’ospite verificato con esito positivo volesse prolungare il soggiorno, dovrebbe essere verificato in appartamento prima di autorizzare il prolungo?

Sfortunatamente gli imprenditori, ma anche le singole famiglie che fanno investimenti immobiliari e tutti coloro che lavorano nell’indotto, non possono vedere le regole cambiare con orizzonti temporali che non consentono una pianificazione. Alcune delle fattispecie di controllo mettono evidentemente a rischio i nostri operatori. Ci aspettiamo risposte immediate dalla politica”. 

Del Consiglio Direttivo di AIGAB-Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi fanno parte Italianway con il suo AD Marco Celani che riveste la carica di Presidente AIGAB, Wonderful Italy con il suo AD e co-founder Michele Ridolfo con il ruolo di vice presidente AIGAB, insieme a CleanBnB con l’AD, Presidente e co-founder Francesco Zorgno che assume la carica di consigliere AIGAB, come Davide Ravalli, Co-founder e Head of M&A di Altido, e Rocco Lomazzi, Founder & Chairman di Sweetguest.

AIGAB, Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (www.aigab.it), si è costituita nell’ottobre 2020 su impulso degli AD delle principali aziende italiane che operano sul mercato del turismo professionale in appartamento, i cosiddetti affitti brevi, e che da sole vantano un giro di affari di 60 milioni di euro, 5 mila case gestite, 300 dipendenti diretti e 1500 nell’indotto.

Si tratta di Italianway con l’AD Marco Celani (presidente AIGAB), Wonderful Italy con Michele Ridolfo (Vicepresidente AIGAB), CleanBnB con Francesco Zorgno, Altido con Davide Ravalli e Sweetguest con Rocco Lomazzi, tutti Consiglieri AIGAB.

AIGAB è nata per dare rappresentanza istituzionale alla categoria degli imprenditori che operano in maniera legale e professionale nel campo dei cosiddetti affitti brevi gestiti in maniera professionale, settore che finora ha faticato a trovare rappresentanza politica. L’istanza fondamentale che AIGAB pone è che questi imprenditori con le loro aziende vengano trattati al pari delle altre categorie che compongono la filiera del comparto turismo-hospitality.

L’Associazione, che si propone inoltre di mappare il comparto ed incentivarne la professionalizzazione, nasce per promuovere un vacation rental sicuro, diffuso, professionale, legale, flessibile, scalabile, sostenibile, innovativo e capace di creare esternalità positive sui territori su cui impatta e di seguire gli standard richiesti dal mercato internazionale, prima di tutto nella customer experience.

Una sfida raccolta e portata avanti dai big player dello short term italiano che durante il primo lockdown, con l’iniziativa benefica #stateacasanostra condivisa con altri a sostegno del personale sanitario mobilitato nel contrastare la pandemia, hanno fatto rete e sperimentato concretamente i risultati positivi che si possono raggiungere tramite un network di professionisti appassionati del loro lavoro.

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