SpettacoloTeatro

E’ in scena, fino al 12 dicembre, al Teatro Brancati di Catania, nell’ambito della XIII Stagione proposta dal Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale, l’intrigante e cruda pièce “Nota stonata” del drammaturgo francese Didier Caron – premiata come “spettacolo di maggior successo” durante la 54^ edizione del Festival teatrale di Borgio Verezzi – con la regia dell’eclettico Moni Ovadia e la rigorosa interpretazione di Giuseppe Pambieri e Carlo Greco. La vicenda si svolge nei primi anni Novanta, alla Filarmonica di Ginevra, dove nel suo camerino un direttore d’orchestra, Hans Peter Miller, viene importunato da un misterioso ammiratore invadente, un certo Léon Dinkel, venuto appositamente dal Belgio per applaudirlo. Più il colloquio fra i due si prolunga più il comportamento di questo visitatore diventa strano e oppressivo ed ecco che emerge, viene riportato alla luce, un oscuro segreto nel passato del direttore d’orchestra. Ma chi é questo inquietante signor Dinkel e, soprattutto, cosa vuole realmente dal direttore Miller?

La locandina dello spettacolo

La pièce, in circa 100 minuti, si svolge interamente nel camerino del direttore d’orchestra e immerge lo spettatore in una sorta di giallo in cui, poco a poco, dopo un confronto-scontro tra i due protagonisti, si scopre un segreto inconfessabile, una colpa atroce del direttore Miller e in contemporanea il vero volto del fastidioso, visitatore. Tra attese, pause, nervosismo e cordialità, si svela qual è la “Nota stonata”. Quel finto ed inizialmente cordiale visitatore/ammiratore, Léon Dinkel, rivela il suo vero volto e smaschera il direttore Miller che altri non è che un ex giovane soldato tedesco, che ripulitosi di colpe e debolezze giovanili, indossa oggi il frac di direttore d’orchestra. L’irreprensibile direttore Miller è il figlio del comandante del lager di Birkenau che gli comandò d’uccidere proprio il papà di Dinkel, perché suonando tra i musicisti detenuti aveva sbagliato una nota della Serenata notturna di Mozart. Scoperto il segreto del direttore inizia una feroce disputa tra Miller e Dinkel e quest’ultimo ha la possibilità di mettere davanti alle sue colpe, alla sua atrocità, l’assassino spietato del padre.

Una regia scorrevole e di spessore quella di Moni Ovadia, che crea atmosfere, svela segreti, intriga e coinvolge nel mistero della vicenda lo spettatore, grazie soprattutto a due interpreti di assoluta classe quali Carlo Greco (nei panni perfetti del direttore d’orchestra di fama internazionale Hans Peter Miller) e Giuseppe Pambieri (impeccabile nel ruolo dello spettatore invadente Léon Dinkel). Un vero e proprio giallo psicologico che porta il pubblico a riflettere sul passato che ritorna, sul male che viene sempre a galla e sulla banalità della crudeltà.

I due protagonisti in scena – Foto Pino Lepera

Lo spettacolo, ricco di suspence e colpi di scena, è prodotto da Golden Show di Trieste – Teatro della Città e si avvale delle scene di Eleonora Scarponi, dei costumi di Elisa Savi e del gioco luci di Daniele Savi.

Alla fine per il testo, per la messa in scena, per la regia di Moni Ovadia e per l’interpretazione carismatica di Carlo Greco e Giuseppe Pambieri applausi convinti da parte del pubblico. Repliche, come detto, al “Brancati, fino al 12 dicembre.

Giuseppe Pambieri, Moni Ovadia e Carlo Greco

Scheda

Nota stonata” di Didier Caron

Regia Moni Ovadia

con Giuseppe Pambieri e Carlo Greco

Scene  Eleonora Scarponi

Costumi Elisa Savi

Luci Daniele Savi

Produzione Golden Show, Teatro della Città di Catania – Stagione Teatro Brancati – Dal 2 al 12 dicembre 2021

Foto Pino Lepera

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post