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Una prova di cuore, semplicemente straordinaria, in una partita giocata con orgoglio e voglia di combattere senza risparmiarsi. L’Ekipe Orizzonte ci ha provato e ha emozionato tutti i tifosi che hanno seguito la partita da casa, sorpresi dalla partenza a razzo della formazione di Martina Miceli, che ha fatto di tutto per sopperire all’assenza di ben cinque titolari nella prima giornata del secondo girone eliminatorio di Coppa Campioni, in corso di svolgimento a Budapest.

Successo andato alla Dynamo Uralochka per 15-8, ma in una partita che ha visto l’Orizzonte avanti per più di metà gara, prima di cedere alla stanchezza e alle troppe espulsioni decretate dagli arbitri. Perdere non fa mai piacere e le catanesi sono partite per l’Ungheria consapevoli di andare incontro a delle difficoltà cresciute in modo esponenziale per via dei problemi vissuti nelle ultime settimane, rese certamente più dolci dal sacrificio di tutta la squadra e dal romantico ritorno in vasca di Tania Di Mario, capace di cancellare in pochi minuti i quattro anni e mezzo trascorsi dal suo ritiro dalla pallanuoto giocata.

Un match che ha visto le rossazzurre andare avanti 2-1 nel primo tempo e aumentare il vantaggio nel secondo quarto, conquistato per 3-1. Partita poi fortemente condizionata anche dalle quattro espulsioni definitive per le etnee, che hanno ulteriormente ridotto all’osso il numero di atlete disponibili. Un peso realmente eccessivo a quel punto per l’Ekipe Orizzonte, con le russe nettamente avanti nella terza e quarta frazione, vinte dalla Dynamo Uralochka per 7-2 e 6-1.

Tra le catanesi due reti a testa per Valeria Palmieri, Dafne Bettini e proprio Tania Di Mario, che non ha perso la confidenza con il gol. Una ciascuno per Giulia Viacava e Claudia Marletta.

Al fischio finale, il coach dell’Ekipe Orizzonte ha commentato con orgoglio la prova delle sue ragazze: “Ieri abbiamo davvero sfiorato il miracolo – ha detto Martina Miceli, le ragazze sono state eroiche. Per due tempi siamo state perfette, ma poi le espulsioni ci hanno decimato, con una conduzione arbitrale decisamente discutibile e anche molto scadente. Però ci abbiamo creduto lo stesso sin dall’inizio, malgrado tutto. Purtroppo alla fine del secondo tempo le ragazze non ne avevano più, perché hanno giocato senza rifiatare un istante e stasera sono scese in campo malgrado non si fossero allenate per due settimane, ma mi piace sottolineare una volta di più la grande prova di cuore di cui tutte sono state protagoniste”.

Una partita che ha confermato lo spirito dell’Ekipe Orizzonte, accompagnata dall’ennesima testimonianza di generosità del presidente delle catanesi, che ha compiuto un nuovo atto di amore verso quei colori che rappresenta da oltre un ventennio dentro e fuori dal campo, tornando a indossare il costume e gettandosi in vasca per mettersi a disposizione della squadra: “Siamo in un momento di emergenza – ha detto Tania Di Mario a fine partita – , mi sono sentita in dovere di stare ancor più vicino alle ragazze e ho deciso di giocare. Abbiamo dato tutto, avremmo meritato sicuramente di più”.

Oggi alle 20:00 l’Ekipe Orizzonte giocherà la seconda partita del girone contro le greche del Vouliagmeni, mentre domenica alle 12:00 affronterà le padrone di casa dell’UVSE Budapest nell’ultimo incontro.

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