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Si conclude l’anno ed è tempo di bilanci. Il 2021 è stato complicato per il settore dello spettacolo a causa di una pandemia che continua a sconvolgere, a condizionare, le nostre abitudini e le nostre attività. Nell’ambito teatrale, a tracciare un bilancio dell’anno che sta per chiudersi ed a riepilogare quanto fatto nel 2021 è Alfio Guzzetta, attore, regista e autore catanese, fondatore e direttore artistico dell’associazione culturale “Terre forti”, sodalizio nato nel 2007 a Librino e che fonda le sue radici in un contesto socio culturale impregnato di usi e costumi popolari.

Un momento di “Aracneide” – Foto Pinella Calogero

“Chiudiamo un 2021 – spiega Alfio Guzzettadavvero difficile e complicato. Tracciare un bilancio della nostra attività teatrale non è facile infatti la pandemia, tutt’altro che doma, ha reso anomala ogni ipotesi organizzativa. Fortunatamente la nostra voglia di costruire e realizzare cultura non è venuta meno e pur tra molte difficoltà sono state realizzate una ventina di recite, con la realizzazione di uno spettacolo teatrale, “Aracneide”che ha debuttato in estate, in prima assoluta, al Castello Ursino e poi è stato ripreso e messo in scena quasi ex novo, “Mao, Belzebù e il Padreterno”, sempre al Castello Ursino. Inoltre altri spettacoli sono stati ripresi e riproposti in vari siti come il Giardino di Scidà o in quartieri popolari come San Nullo o Librino. Tutto questo per proseguire con la politica culturale della nostra associazione, ovvero fare arrivare una proposta teatrale impregnata di scandaglio sociale, anche in quei contesti dove raramente arriva il teatro”.

Cosa avete in cantiere per il 2022?

“Stiamo lavorando a nuove proposte che mirano al recupero delle nostre tradizioni. Intendiamo infatti, con alcuni incontri, ricordare il compianto Alfredo Danese, poeta, commediografo, disegnatore, attore e regista di teatro siciliano e instancabile animatore culturale. L’artista appassionato della poesia dialettale fondò nel 1975 il circolo culturale “Arte e folklore di Sicilia” che per quasi quarant’anni fu sede di incontri, dibattiti e confronti tra i migliori poeti dell’isola, contribuendo non poco al rinnovamento della letteratura siciliana già avviato nel secondo dopoguerra. Per l’occasione contiamo di mettere in scena due farse scritte da Danese sulla maschera catanese Peppe Nappa. Poi, Covid permettendo, contiamo di realizzare dei laboratori di animazione teatrale rivolti ai bambini con il limite di età dei 90 anni. Buon 2022 a tutti e speriamo di sentirci presto per annunciare le nostre prossime iniziative”.      

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