Cronaca

Si aggirava intorno ai 150 mila euro mensili il giro d’affari dell’organizzazione criminale che trafficava in droghe sintetiche sgominata stamattina dalla Polizia di Stato di Catania che ha arrestato sei persone, tra le quali due donne, nell’ambito dell’operazione denominata “Empire”, dal nome del portale del deep web. C’è anche un settimo destinatario di un ordine di custodia che è attualmente ricercato.

L’operazione è stata compiuta a conclusione di sette mesi di indagine degli agenti della sezione della Squadra Mobile di Catania con la collaborazione degli specialisti informatici della Dcsa, la direzione centrale per i servizi antidroga del ministero dell’Interno e i poliziotti dell’Homeland Security Investigation degli Stati Uniti, che hanno permesso di ricostruire il traffico di droghe sintetiche Mdma, chetamine ed ecstasy per quasi cinquanta chili al mese vendute dietro ordinazioni nascoste.

La banda che aveva la sua base operativa nel quartiere di San Giovanni Galermo, trafficava in stupefacenti di tipo sintetico sull’asse Italia-Olanda-Usa. Gli indagati importavano la droga sintetica (Mdma, ecstasy e ketamina) e la marijuana dall’Olanda, che era nascosta tra mobili o altro ed arrivava tramite corrieri di note ditte e la rivendeva ai vari acquirenti, sia in Italia che all’estero, tramite chat clandestine su portali del cosiddetto «deep web», dove i membri dell’organizzazione utilizzavano i nickname nickname «xxxmafiaxxx» e «mafiastars» e si facevano pagare in bitcoin. Questi gli arrestati: Carmelo Fabrizio Aiello di 37 anni, Andrea Garofalo di 49, Eleonora Gentile di 30, Michael Giuseppe Magliuolo di 30, Giuseppe Mangiameli di 35, considerato il capo dell’organizzazione e la moglie Salvatrice Federica Rapisarda di 28. Sequestrati oltre trenta chili di stupefacente sintetico.

Arresti

Le sostanze stupefacenti venivano spedite sia in Italia che all’estero in plichi e pacchi imballati tramite raccomandate postali o corriere espresso riportanti come mittenti generalità fittizie. La droga era nascosta in barattoli di creme cosmetiche, statue in gesso, confezioni di puzzle, giradischi, amplificatori, casse audio, custodie di DVD, capi di abbigliamento, ed altro. Parte dei ricavi delle vendita della droga sarebbe stata investita da Mangiameli e dalla moglie nella costruzione di una villa nel quartiere San Giorgio, che è stata sequestrata ai fini della confisca. Il traffico internazionale delle droghe si svolgeva principalmente sull’asse Catania-Usa ma a volte le spedizioni avvenivano anche verso altre località d’Italia o altri Paesi come Canada, Australia, Ucraina, Thailandia, India, Israele, Pakistan, Giappone, Nuova Zelanda, Iran e Grecia.

Il maggiore acquirente del gruppo criminale catanese era il mercato americano in Texas. A Dallas la Polizia di Catania con poliziotti dell’Homeland Security Investigation hanno arrestato al temine di acquisti simulati e ritardati due americani, Thomas Tyriq e Brian Bradigan, che avevano acquistato da Mangiameli pasticche di Mdma spediti in pacchi postali, nascosti tra pezzi di mobilio e statue di gesso. I plichi venivano preparati accuratamente nei garage di San Giovanni Galermo.

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