Venerdì 20 maggio, ore 17.00, nell’Aula Magna “Nunzio Sciavarrello” della nuova sede dell’Accademia di Belle Arti di Catania (via Franchetti 5), Rosaria Sardo (Dipartimento Scienze Umanistiche, Università di Catania) e Margherita Verdirame (Dipartimento Scienze Umanistiche, Università di Catania) presenteranno il romanzo Con i miei occhi (ed. Euno, 2022) di Lina Gandolfo.
Introdurranno Lina Scalisi (Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catania), Gianni Latino (Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania).
Moderatore Carmelo Nicosia (professore Accademia di Belle Arti di Catania).
Sarà presente l’autrice.
Lina Gandolfo esordisce con questo romanzo inusuale, capace di delineare sentimenti all’interno d’un contesto storico vicino a noi ma di cui in effetti di solito sappiamo ben poco.
I protagonisti della vicenda, Maricchia e Cheli, sono come due parallele, vicine ma pur sempre distanti. Maricchia crede che la miseria materiale e morale della vita quotidiana possa essere riscattata dall’amore. Cheli pensa che la sua condizione di figlio di ignoti possa essere riscattata dall’acquisizione di potere. In questo vitalissimo, potente romanzo si racconta il contrasto fatale fra le due speranze di redenzione, inconciliabili eppure tragicamente connesse. Sullo sfondo, terza protagonista, la Sicilia contadina dall’epoca dei Fasci siciliani agli anni Cinquanta. L’amore di Maricchia e la violenza di Cheli parlano così d’una terra martoriata dove un che d’arcaico sembra rinviare indefinitamente la realizzazione del “principio speranza”.
Nel solco del grande realismo, Cheli e Maricchia sono personaggi nativamente tipici, in cui si incarnano situazioni collettive, disegnate con toni di volta in volta lirici o epici. Il destino di Maricchia e del suo amatissimo Cheli, accecato dall’incapacità d’accettare sia il proprio retaggio sconosciuto che quello della sua donna e dell’intera sua terra, è plasticamente delineato da un linguaggio accorato e duttile, quasi forma scultorea scaturita da un’ansiosa cera, poi persa nella fusione. L’amore, fino ai confini del possibile, d’una donna intensa e vera e l’insensata violenza d’un uomo che si sente irredimibile si presentano qui con la viva chiarezza delle storie personali, facendosi allo stesso tempo affresco d’un luogo, d’una mentalità, di un’epoca.
Lina Gandolfo insegna materie letterarie. Ha collaborato con quotidiani e testate giornalistiche televisive. Da anni conduce una ricerca (inedita) sulle tradizioni popolari della Piana di Catania. Questo è il suo romanzo d’esordio.