L’accesso al molo di Levante del Porto di Catania verrà riaperto gradualmente alla cittadinanza nelle prossime settimane, seppur temporaneamente, fino all’avvio dei lavori di riqualificazione dei 1,7 km di sporgenza sul mare, che la trasformeranno in un’autentica protezione della struttura portuale e in una passeggiata a mare attrezzata, sicura e ordinata. E’ quanto emerso nel corso della riunione convocata dal sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi con il presidente dell’Autorità Portuale Francesco Di Sarcina e a cui hanno partecipato gli assessori al mare e alle politiche comunitarie, Michele Cristaldi e Sergio Parisi.
Il presidente dell’Autorità Portuale ha spiegato ai vertici dell’Amministrazione Comunale le primarie ragioni di sicurezza e di tutela della cittadinanza alla base della decisione di chiudere l’accesso, che lo stesso di Sarcina ha definito “irrinunciabili”, per evitare il ripetersi di incidenti dovuti alla mancanza dei requisiti di sicurezza.
Tuttavia, Di Sarcina ha concordato con Bonaccorsi, l’approntamento di idonee misure di sicurezza, come la sistemazione di new jersey laterali che già sono in fase di reperimento, per garantire una riapertura pressoché completa del molo di levante entro la fine di luglio. Si tratterebbe tuttavia di una soluzione temporanea, in attesa di avviare gli imponenti lavori di riqualificazione con i 70 milioni di euro del Pnrr, che dovrebbero avere all’inizio del 2023, quando il manufatto verrà sottoposto a una completa rigenerazione, interventi che dureranno circa due anni e che prevedono anche il rialzo di un metro e mezzo della zona calpestabile.
“Un punto di sintesi che riteniamo accettabile -ha detto il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi– tenuto conto che la sicurezza dei cittadini è prioritaria su ogni cosa. D’altronde abbiamo chiesto al presidente di Sarcina, che si è confermato interlocutore attento e affidabile, di individuare in altre zone del porto dove è in atto una trasformazione senza precedenti, soluzioni che contemperino l’esigenza dei cittadini di vivere da vicino il mare, con la tutela di quanti lavorano o si trovano al porto per ragioni turistiche o commerciali di transito”.
Nel corso del colloquio sono state affrontate anche questioni di carattere strategico, sulle prospettive dell’infrastruttura portuale catanese che deve sempre più caratterizzare l’area urbana di Catania come polo di attrazione del turismo e degli scambi commerciali.