Entusiasmo, emozione e partecipazione per lo spettacolo dal titolo “Respiro” portato in scena in Tunisia dalla Compagnia degli Originali Talenti, il gruppo di attori speciali di Mettiamoci in Gioco, l’organizzazione di volontariato, di Sant’Agata Li Battiati che dal 2006 promuove l’inclusione di persone con disabilità attraverso il teatro, la danza, laboratori artistico-creativi e percorsi di autonomia. Una performance teatrale in cui s’intersecano gestualità e movimenti di danza al ritmo ora lento, ora incalzante della musica che raccontano con struggente intensità l’alternarsi degli stati d’animo; dalla gioia alla tristezza per poi tornare all’euforia e alla festa. Non ci sono parole ma espressioni del volto e del corpo che comunicano con un linguaggio universale che supera limiti e barriere per raggiungere tutti.
Lo spettacolo rientra nelle attività di un importante progetto di sviluppo sociale “Ricomincio da Te” avviato dall’ong CO.P.E. (ETS Cooperazione Paesi Emergenti) nel 2019 – si concluderà nel 2023 – incentrato sulla promozione dei diritti e sull’inclusione sociale e culturale delle persone con disabilità in Tunisia, Paese in cui l’ong opera dal 1994 con progetti che valorizzano le risorse umane locali, per un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile. Il programma, che è stato co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha come partner italiana l’associazione “Mettiamoci in Gioco” e in Tunisia tre associazione che si occupano di persone con disabilità. “In questi due anni – spiega Manuele Manente, direttore di Co.P.E. – abbiamo lavorato moltissimo sul territorio tunisino, a livello sociale e istituzionale per dare attuazione concreta a questo progetto, con dibattiti, incontri e soprattutto con la formazione, teatro sociale, danza e sport. Il messaggio che vogliamo far passare è che se le persone fragili sono ben formate e in grado di fare teatro o danza, possono dare il loro prezioso contributo in qualsiasi ambito della vita sociale, nella scuola, nel lavoro. Nessuno deve essere lasciato indietro. La reale integrazione delle persone con disabilità nel tessuto sociale, passa dalle istituzioni e dalla società civile, occorre cambiare mentalità, verso una prospettiva più inclusiva”.
Il teatro come strumento formidabile per consentire a chiunque di esprimersi, condividere o semplicemente di essere, oltre ogni limite. Un obiettivo sicuramente raggiunto considerato l’accoglienza e il gradimento dello spettacolo che è stato ospitato nel centro culturale di Chebika a Kairouan, nell’ambito di una manifestazione organizzata dall’Agenzia Locale per la Democrazia tunisina, partner istituzionale del progetto, fortemente impegnata per la promozione dei diritti. Nel corso dell’evento si sono esibiti anche i ragazzi delle associazioni partner Utaim, che segue persone con disabilità intellettive, ASDA per i ragazzi non udenti e AGIM per le persone con disabilità motorie.
Successivamente la compagnia degli “Originali Talenti” si è spostata nel territorio di Ben Arous, in un centro polifunzionale dedicato alla formazione di persone con disabilità. Lo spettacolo anche in questo caso è stato alternato alle performance di ragazzi disabili tunisini. Particolarmente suggestivo il momento in cui tutti i protagonisti italiani e tunisini hanno condiviso il palco per un’intensa performance di gruppo, apprezzata dal pubblico numeroso e dalle autorità civili e religiose presenti.
“Abbiamo vissuto straordinari momenti di partecipazione e condivisione – afferma Manente – una pagina importante tra il nostro Paese e la Tunisia, che lavorano con impegno all’inclusione di questi giovani, che mostrano la volontà di essere parte integrante della comunità. Sta a noi creare opportunità concrete per renderli parte attiva della società”.