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Avrà inizio giovedì 23 giugno, la tre giorni clou che Aci Trezza dedica al suo patrono San Giovanni Battista.

La santa messa della vigilia della festa, celebrata alle 19 nella chiesa madre dal predicatore del triduo don Pietro Antonio Ruggiero, parroco di Gagliano Castelferrato, precederà la storica processione della reliquia del santo per le vie del paese e dell’antica bandiera di San Giovanni.

In serata, invece, ci sarà l’evento “Il mondo a colori” con l’esibizione della “Rewind – Pooh official tribute band”, organizzato dalla Commissione per i festeggiamenti in collaborazione con il comitato provinciale Telethon. 

L’apoteosi della festa è prevista invece venerdì 24, quando alle 10 in punto il simulacro del Battista farà capolino sull’altare maggiore della chiesa, durante l’emozionante svelata che rivedrà dopo due anni la presenza dei devoti. Subito dopo il vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, presiederà il pontificale con la partecipazione delle autorità civili e militari.

Nel pomeriggio alle 17 il borgo marinaro ripeterà il rito della tradizionale pantomima “U pisci a mari”, con partenza da via Rodolico (lato sud del paese direzione Catania) e gran finale nello specchio acqueo antistante lo scalo di alaggio.

Alle 19, invece, con la trionfale uscita della statua del protettore di Trezza inizierà la lunga processione per le vie a sud del paese, salutata da un gioioso scampanio e dallo sparo di mortaretti, che si concluderà dopo la mezzanotte con la tradizionale corsa del fercolo verso la chiesa.

La giornata di sabato 25 si aprirà con la messa solenne presieduta dal vicario generale della diocesi di Acireale, monsignor Giovanni Mammino, mentre alle 19 una nuova uscita del simulacro darà avvio alla processione per le vie a nord di Aci Trezza.

Lo spettacolo pirotecnico (che sarà eseguito quando il fercolo giungerà alla “Marina”) e la suggestiva salita di corsa del fercolo fino a piazza Giovanni Verga saranno i momenti finali dei festeggiamenti, che precederanno la chiusura della venerata immagine di San Giovanni Battista nella sua “cammaredda” tra le invocazioni dei fedeli e lo sventolio di fazzoletti rossi.

“Che la festa di quest’anno – ha detto il parroco don Carmelo Torrisi – sia un tripudio di fede, tradizioni e colori, con il grande desidero di ritornare a vivere, più che la tanto conclamata normalità, quell’autenticità della vita annunciata e testimoniata dal nostro grande patrono San Giovanni Battista!

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