Cronaca

Oggi il 30% degli adolescenti soffre di disturbi comportamentali, a cominciare dall’autolesionismo, l’assunzione di droghe sempre più pesanti che trascinano nel tunnel della tossicodipendenza, alla commissione di reati. Una percentuale schizzata durante il periodo pandemico, a partire dal 2020, quando la soglia oscillava sul 3% della popolazione giovanile e si riferiva soprattutto a giovani di 15-16 anni ed invece, oggi i casi conclamati e più problematici si trovano nella fase preadolescenziale, dai 10-14 anni di età. Crescono in tutta Italia gli accessi al pronto soccorso e ai servizi di neuropsichiatria sia territoriali che ospedalieri. Un trend che segue anche la regione Sicilia. 

Questo il dato allarmante consegnato dalla due giorni svolta a Catania, tra operatori e tecnici delle strutture terapeutiche sul tema della gestione di minori con disturbo antisociale, organizzata dalle comunità Ethos, Kairos e Crisalide di Gela, con patrocinio dell’associazione italiana MAGISTRATI per i minorenni e per la Famiglia,  e ANASTE associazione nazionale strutture territoriali, gli Ordini degli Psicologi della Regione Siciliana e degli Assistenti Sociali, il Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile di Comunità Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia..

“Siamo in emergenza – ha esordito Giacomo Alessi, amministratore di Crisalide e CTA Ethos – i giovani attraverso il dolore fisico cercano di abbattere quello mentale. E’ necessario che la società civile, la politica, le istituzioni, affrontino il tema della pre-adolescenza senza tabù: la fascia dai 10 ai 14 anni è diventata quella più delicata, laddove si manifestano già i primi segnali come attacchi di panico, piccole ferite sul corpo, reazioni aggressive verso genitori, l’uso di sostanze cannabinoidi. Gli strumenti per intervenire sulla salute mentale dei nostri giovani ci sono”, ha aggiunto. “L’esperienza maturata negli anni attraverso i percorsi riabilitativi è diventato un momento di confronto – ha sostenuto  l‘equipe clinica delle CTA Ethos e Kairos– in cui sono state distinte tre macro aree tematiche che rappresentano punti nodali attorno a cui si sviluppa ogni peculiare esperienza di ragazzi”.

 “Abbiamo scelto Catania, perché è qui che dovrà nascere una nuova struttura per affrontare la carenza di strutture adeguate– ha ricordato Giacomo Alessi – ma l’urgenza dell’intervento non batte lo stesso ritmo dei tempi delle autorizzazioni e degli iter burocratici”. Invitati all’evento, ma assenti le istituzioni politiche regionali e cittadine. Un ringraziamento degli organizzatori, invece, al direttore del Centro Giustizia Minorile regionale Rosanna Gallo, che ha messo a disposizione gli uffici preposti, alla Presidente del Tribunale per i Minorenni di Messina Maria Francesca Pricoco, al Presidente del Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta, Umberto Zingales, alla direttrice IPM di Acireale Carmela Leo istituto penale per minorenni, a tutti i relatori e gli intervenuti.

La storia di Jonathan raccontata durante l’incontro, è solo una delle tante che narrano vite di ragazzi, entrati nelle comunità nel disperato bisogno di ritrovare una strada. E’ stata scelta per accompagnare le relazioni della dott.ssa Graziella Trovato e del dott. Francesco Guarneri, Dirigenti Psicologi ASP3 Catania, la dott.ssa Carmelita Russo e il dott. Giovanni Rapisarda Dirigenti NPI Asp3 Catania (moderatore della sessione), della dott.ssa Agata Barbagallo,  psicologa psicoterapeuta CTA Kairos.

Si è parlato anche di “Determinismo ambientale”, quanto cioè, l’ambiente di vita incide sulla manifestazione dell’agito deviante. Ne hanno parlato i professori Giacomo Calderaro, psicologo criminologo e Calogero Lo Piccolo, psicologo e psicoterapeuta entrambi dell’università di Palermo, il dott. Domenico Mazzaglia, psicologo psicoterapeuta di CTA Ethos., Un focus specifico, l’indomani,  sulle risposte della rete sociosanitaria, con gli interventi sul minore effettuati in sinergia tra i diversi attori coinvolti. Sono intervenuti: la Direttrice USSM di Caltanissetta dott.ssa Vincenza Roccaro; il Direttore Clinico delle CTA Ethos e Kairos di Gela, il dott. Luciano Criscione, l’Assistente Sociale delle Comunità Crisalide, CTA Ethos e Kairos di Gela, dott.ssa Silvana Cigna.

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