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Un confronto concettuale, estetico e culturale tra due artisti di confine. Tra la forza materica delle sculture di Stefania Pennacchio e le pitture quantistiche di Vassilis Vassiliades. Ecco “Limitrofi – Solo lo spazio ricorda”, bi-personale dove il duale femminile-maschile, nutrendosi delle stratificazioni dei territori di provenienza dei due artisti (Sicilia/Calabria e Cipro) contribuisce alla creazione di un dialogo puro e atemporale alla ricerca della sacralità delle forme e dei colori traendo linfa dalle comuni radici mediterranee greche e greco-bizantine.

Opera di Vassilis Vassiliades

Il confronto avviene tra un greco d’oriente e una greca d’occidente le cui storie personali, oltre a essere stratificazioni culturali, mantengono comunque una memoria genetica tipica dell’uomo bizantino. L’essenzialità delle architetture basiliane nella terra calabra – luogo di origine di Stefania Pennacchio – sobrie, scabre negli esterni – contrappongono un’interiorità ricca di oro e preziosa ricerca estetica come lo può essere la concezione della spiritualità nel pensiero ortodosso.

Opera di Stefania Pennacchio

La ricerca di Vassilis Vassiliades, pregna di un linguaggio concettuale contemporaneo, ha in sé come una viva radice che contiene tutti i significanti del passato selezionati accuratamente, meditati e incubati per poi creare un movimento ascensionale di nascita in cui la verticalità del pensiero straccia la cortina del tempo per diventare materia.

La mostra sarà inaugurata sabato 2 luglio alle 21, all’Ex convento del Ritiro di via Mirabella, nel cuore di Ortigia, e sarà anticipata, alle 18,30, a palazzo Vermexio, da un convegno internazionale dal titolo “Kairos: Solo lo spazio ricorda – Confronto tra Greci d’Oriente e Greci d’Occidente” a cui parteciperanno: Francesco Italia, sindaco di Siracusa; Fabio Granata, assessore alla Tutela e valorizzazione dei Beni culturali del Comune di Siracusa; Prodromos Prodromou, ministro dell’Istruzione della Cultura, dello Sport e della Gioventù di Cipro; Vasilis Nanopoulos, sindaco di Corinto; Pasquale Faenza, direttore del Museo della lingua Greco – Calabra “Gerhard Rohlfs”, Bova (RC); Mariangela Ielo, docente dell’Università di Atene, vicepresidente dell’associazione “Dante Alighieri”, Comitato di Atene; Theodoros Angelopoulos, consulente per le Relazioni internazionali “Michael Cacoyannis Foundation”, Atene; Klitsa Antoniou, docente universitario Cyprus University of Technology, sezione Belle Arti; Arturo Bizzarro, console onorario di Grecia a Catania; Giuseppe Marino, presidente della Camera di Commercio Italo Cipriota; Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale, Milano; Sebastiano Provenzano, console di Cipro in Sicilia; Daniele Castrizio, professore di numismatica bizantina all’Università degli studi di Messina; Daniele Macris, presidente della Comunità Ellenica dello Stretto, Messina; Monica Centanni, professore Ordinario di lingua e letteratura Greca, Università IUAV di Venezia / Università di Catania; Anselmo Madeddu, scrittore; Christos Argyrou – Storico dell’arte specializzato in Storia bizantina, Cipro; Stefania Pennacchio, artista, scultrice e presidente dell’associazione Leucò Art Gallery, Siracusa; Vassilis Vassiliades, artista, pittore e direttore artistico della Biennale di Larnaca, Cipro; Jean Blanchaert, curatore, critico d’arte e gallerista internazionale.

Il convegno e la mostra, visitabile fino al 10 agosto, sono promossi dall’associazione culturale Leucò da un’idea di Stefania Pennacchio, Vassilis Vassiliades e Jean Blanchaert, in sinergia con Comune di Siracusa; Regione Sicilia – assessorato alla Cultura e identità siciliana e la Camera di commercio Italo – Cipriota.

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