Oltre 25 milioni di euro di finanziamento sono stati assegnati all’Università di Catania per sviluppare tre progetti finalizzati alla promozione della rigenerazione sociale e ambientale delle aree urbane più degradate del Sud Italia tramite la creazione di Ecosistemi dell’innovazione (Innovation Hub) nei quali offrire formazione altamente qualificata, favorire la ricerca multidisciplinare e la nascita di attività economiche innovative.
È l’ammontare dei fondi del Pnrr per finanziare i progetti “TEST ARea per la transizione Ecologica” e “Greentech Mediterranean Innovation Hub”, di cui l’Università di Catania è soggetto proponente e il progetto “Consagra Innovation Huh” che vede l’ateneo catanese tra i componenti del partenariato. Il finanziamento concesso contribuirà a realizzare un investimento complessivo di oltre 90 milioni di euro da parte di soggetti privati partner dei progetti.
Il bando “Ecosistemi dell’innovazione al sud in contesti urbani marginalizzati” promosso dal Ministero per il Sud e la Coesione ha finanziato complessivamente 27 progetti, rispetto ai 146 che avevano superato la seconda fase di selezione, per un investimento infrastrutturale complessivo pari a 350 milioni.
Altri cinque progetti dell’Università di Catania sono ancora compresi nell’elenco delle proposte che, seppure non finanziate, hanno ricevuto una valutazione positiva.
“Questo ulteriore eccellente risultato, in linea con quanto già fatto dall’Università di Catania in ambito Pnrr per i Centri Nazionali e per l’Ecosistema dell’innovazione Samothrace, è una ulteriore testimonianza della eccellenza del nostro ateneo anche nella predisposizione di progetti di ricerca di elevata complessità, con notevole impatto atteso verso il territorio e la società” spiega il rettore Francesco Priolo.
“Idee progettuali che sanno coinvolgere e motivare realtà industriali e culturali importanti del nostro territorio e che hanno la forza di aggregare le migliori competenze in azioni di carattere strategico e strutturale – aggiunge il delegato alla Ricerca, il prof. Salvo Baglio –. All’interno dei 27 progetti finanziati, l’Università di Catania è tra i pochissimi soggetti proponenti assegnatari di più di un progetto. E, inoltre, occorre sottolineare la presenza di altre 5 idee progettuali che vedono protagonista l’ateneo catanese e che, nonostante non siano rientrate nel novero dei progetti finanziati, sono incluse nella lista di 89 progetti finanziabili con una valutazione superiore a 60/100”.
I tre progetti finanziati che vedono protagonista UNICT
Greentech Mediterranean Innovation Hub vede l’Università di Catania capofila e tra i soggetti partner Bapr (finanziamento di 10 milioni di euro, referenti per l’ateneo i docenti Biagio Pecorino, Rosario Faraci e Concetto Spampinato, mentre per Bapr Fabio Firullo). Il progetto si propone di realizzare un hub, un luogo fisico di contaminazione, collaborazione e open innovation in cui il mondo della ricerca e quello dell’impresa formano un ecosistema abilitante per ideare e sviluppare soluzioni innovative e sostenibili nel campo green e agri-tech.
TEST ARea per la transizione Ecologica – TESTARE vede l’Università di Catania capofila (finanziamento di 7 milioni di euro, referente per l’ateneo il prof. Vincenzo Sapienza). Il progetto mira alla realizzazione di una infrastruttura per ospitare attività ad alta intensità di conoscenza come ricerca industriale e di sviluppo, trasferimento tecnologico, incubazione di impresa e accompagnamento delle PMI nei processi di trasformazione digitale e transizione ecologica.
Consagra Innovation Hub vede l’Università di Catania tra i componenti del partenariato di cui è capofila il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia (finanziamento di 8 milioni di euro, referente per l’ateneo il prof. Daniele Malfitana). Il progetto ha come obiettivo primario la riqualificazione strutturale completa del Teatro del Consagra nel Comune di Gibellina per trasformarlo in centro di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico in ambito ITC per la valorizzazione dei beni culturali.