“La FIGC, tenuto conto del passato calcistico e della dimensione sportiva e geografica della Città di Catania, ritiene che possa essere concessa alla predetta Città l’opportunità, attraverso la procedura di cui all’art. 52, comma 10 delle NOIF e nel rispetto dei requisiti ivi previsti o comunque fissati dalla FIGC, di iscrivere al Campionato Interregionale (Serie D) una società in rappresentanza del Comune”. Lo scrive nell’incipit di una nota il presidente della Figc Gabriele Gravina, con cui riscontra positivamente la richiesta del presidente della SSD Catania Rosario Pelligra, di affiliazione del nuovo club al campionato di serie D e inviata per conoscenza anche al Comune di Catania.
“Ora -hanno scritto in una nota congiunta il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi e l’assessore allo Sport Sergio Parisi– possiamo davvero considerare concluso con pieno successo il percorso avviato, dapprima con la delibera della giunta municipale il 13 Aprile, con cui si confermava la volontà dell’Amministrazione Comunale di fare istanza alla Figc, appena quattro giorni dopo la dichiarazione di fallimento del Calcio Catania, per iscrivere una società sportiva in serie D in rappresentanza della città di Catania. Proseguito successivamente, lo scorso 27 maggio, con la pubblicazione della manifestazione d’interesse per individuare un gruppo che rappresentasse il capoluogo etneo. Le cinque proposte arrivate al Comune hanno rivelato il grande interesse di raggruppamenti imprenditoriali verso la città di Catania e il calcio etneo, con l’unanime riconoscimento della rigorosa attività svolta dall’Amministrazione Comunale, dai dirigenti e dei funzionari delle Direzioni Politiche Comunitarie e Sport, che hanno coadiuvato la nostra azione. Ne è seguita una convinta individuazione del gruppo Pelligra che ha dimostrato di avere i migliori progetti e requisiti di solidità economica. Il riscontro della Figc ci lusinga, perché chiude il cerchio di un cammino di rinascita del Calcio a Catania, a cui abbiamo contribuito con serietà e orgoglio, senza mai ricercare le luci della ribalta”.