Debutterà giovedì 4 agosto nella Corte del Castello Ursino di Catania, Piazza Federico di Svevia, alle ore 21:00, lo spettacolo “Atto impuro” a cura del Centro Teatrale Fabbricateatro inserito all’interno della programmazione di “Catania Summer Fest 2022”. Si tratta di un omaggio teatrale a Pier Paolo Pasolini trascorsi cento anni dalla sua nascita e trenta dalla nascita della compagnia catanese. Lo spettacolo è stato realizzato con il contributo di Assessorato Turismo Sport e Spettacolo Regione Siciliana e patrocinato dal Comune di Catania. L’ingresso è libero ed è consigliato prenotare componendo il numero 347 3637379. Regia e drammaturgia di Elio Gimbo, in scena Maria Grazia Cavallaro e Sabrina Tellico. La produzione è a cura di Elio Gimbo, Maria Grazia Cavallaro, Sabrina Tellico. Direzione amministrativa Daniele Scalia, scena di Bernardo Perrone, costumi di Fabbricateatro, luci di Simone Raimondo, aiuto regia Maria Stella Anile.
Si tratta di un’attenta rilettura in chiave teatrale ed originale dell’icona popolare pasoliniana mediante l’analisi di uno dei due racconti inediti giovanili brevi – ed in gran parte autobiografici – dal titolo “Adolescenti” inserito in “Atti impuri” e pubblicato dopo trent’anni dalla stesura nel 1982. Fabbricateatro metterà in scena la storia che più tra tutte testimonia la giovinezza friulana di Pasolini in quanto narra di un amore giovanile vissuto sotto i bombardamenti nell’Eden contadino del Friuli mentre Pier Paolo si trovava a casa della madre. A vestire ed interpretare i panni del giovane intellettuale sono due donne, Maria Grazia Cavallaro e Sabrina Tellico che saliranno sul palco insieme ad un fantoccio di nome Nino: il “bambino – soldato”. Cavallaro e Tellico si cimenteranno nel tema del doppio teatrale – presente in “Petrolio”, ultimo romanzo pasoliniano – inscenando l’una l’aspetto “pubblico” del Pasolini, colui che razionalizza ed analizza i sentimenti quasi vivisezionandoli lucidamente, l’altra l’aspetto più “basso” che si nutre d’istinti minimizzando così il desiderio omossessuale che lo spinge al corteggiamento, adulazione e corruzione di minori fino al compimento di atti osceni in luogo pubblico. Così, pensando fosse difficile chiedere la complicità del pubblico data la delicatezza del tema trattato, nasce l’idea di far interpretare Pasolini a due attrici in modo da garantire il distacco e quindi la non assimilazione del genere con il personaggio.
Lo spettatore assisterà ad un dialogo intimo e potente, forza motrice per eccellenza che ha investito – specie a seguito dell’assassinio dello scrittore – di “terribile bellezza” le opere di Pasolini. “Ci è sembrato giusto celebrare la nascita di Pasolini – spiega il regista Elio Gimbo – ripartendo per un volta dalla vita, o meglio, dalla vitalità di uno scrittore che spesso abbiamo visitato nel corso della nostra esperienza artistica; una riflessione coerente con l’equivalenza pasoliniana tra corpo ed opera. Non vi è sentimento umano che egli non abbia sperimentato con il proprio corpo ed in prima persona, con tutto il carico straziante di un omosessuale, per lo più ebefilo, messo di fronte alla complicata convivenza tra il proprio orientamento e la società italiana del suo tempo“.
Lo spettacolo verrà replicato il 9, 10, 11, 12, 24, 25, 26, 27 e 28 agosto al Giardino Pippo Fava in via Caronda, 82 a Catania, alle ore 21:00, previa prenotazione. Il prezzo d’ingresso è di 5 euro per sostenere il Centro Teatrale Fabbricateatro.