Dal 23 al 26 agosto, a Catania, alla Biblioteca comunale Vincenzo Bellini (ingresso in via Spagnolo – via Etnea – altezza civico 529), si svolgerà la seconda edizione della Rassegna Letteraria “Parole oltre. Oltre le parole”, evento in coorganizzazione con l’Assessorato comunale alla Cultura e con la Biblioteca comunale V. Bellini e con la preziosa collaborazione di Francesca Bonaccorsi.
Della preziosa rassegna che dal 23 al 26 agosto offrirà dei momenti di autentica cultura e riflessione, degli appuntamenti propositivi e di stimolo in un frangente così complicato e complesso della nostra realtà sociale, abbiamo interpellato proprio la sua ideatrice, Barbara Mileto, catanese, scrittrice, fotografa, avvocato e con una esperienza ventennale nel settore dei servizi letterari, arti visive e comunicazione e che con la sua Progettart ha voluto fare un regalo alla città ed ai catanesi, ideando così la Rassegna Letteraria “Parole oltre. Oltre le parole”.
Come è nata la rassegna “Parole oltre. Oltre le parole”?
“La Rassegna – spiega, mentre le si illuminano gli occhi, Barbara Mileto –è il mio dono alla città, con il messaggio che la cultura e l’arte, se dirette bene, sono un acceleratore di particelle di bellezza, che si caricano a vicenda. Ecco che gli eventi che partecipano alla Rassegna non sono mai semplici presentazioni di artisti o libri, ma sono eventi complessi, sono eventi concettuali, incontri/confronti che, a partire da un tema, stimolano la curiosità, la fantasia e l’inventiva (e così la progettualità) di operatori e partecipanti. Il libro che di solito c’è, ma può anche mancare, diventa un simbolo della serata, un appendice, un riassunto di un momento indimenticabile che, attraverso la condivisione tra anime affini, pianta un seme di bellezza, appunto, in ognuno di noi”.
“Amo la mia città in modo contraddittorio e viscerale – continua la Mileto – e la mia prestazione nell’organizzazione è a titolo gratuito. Il mio rientro è puramente simbolico, ma per me è tutto ed è dato dalla grande richiesta da parte di artisti, scrittori, registi, illustratori di essere inseriti nella Rassegna a solo un anno dalla prima edizione. Vorrei ringraziare la direttrice della Biblioteca, Sabina Murabito, con la quale ci siamo trovati in perfetta armonia di intenti e che, al pari mio, mette anima e cuore in questo progetto che ha sposato fin dalla prima volta che gliene ho parlato, profondendo in esso impegno e dedizione. Senza il suo prezioso apporto la Rassegna non sarebbe un “luogo” fisico e simbolico così bello in cui ritrovarsi ogni anno”.
Spieghiamo meglio ai lettori quali sono le finalità di questa manifestazione…
“E’ una manifestazione composta da 4 serate dedicate a temi diversi ma con un unico filo conduttore: il corretto uso della parola, in ogni contesto e in ogni forma. Vuole essere occasione di incontro tra operatori culturali e collettività e che si prefigge l’obiettivo di non rimanere “lettera morta”, ma di creare le basi per la realizzazione di percorsi concreti di formazione, da poter sviluppare in maniera individuale o in forma di aggregazione sociale, con la previsione di istituendi laboratori, stage, incontri successivi organizzati durante l’anno in sedi istituzionali e private. In particolare la manifestazione ha per oggetto la sensibilizzazione della collettività – con un’attenzione speciale alla fascia di età che comprende i giovani studenti della scuola secondaria – , all’uso corretto della parola come strumento, e non come fine, per l’esternazione della personalità e per la costruzione di una comunicazione autentica e rispettosa dell’altro e, di conseguenza, costruttiva”.
Perchè il nome “Parole oltre. Oltre le parole”?
“Parole oltre perché l’utilizzazione delle parole nel loro intrinseco significato rende il nostro linguaggio più semplice e più comprensibile all’altro, lontano da ogni forma di manipolazione. Non occorre un vocabolario forbito per poter esprimere la propria individualità, occorre che la parola sia usata nel rispetto del vero senso che essa possiede e nel rispetto dell’altrui individualità. Parole dette non per colpire, nel bene o nel male, ma per costruire, in un clima di sincero ascolto reciproco, dinamiche di rapporti sani. Parole oltre significa, quindi, diventare padroni del linguaggio per esprimere le proprie emozioni e per aver cura di quelle dell’altro. Oltre le parole perché ci sono cose che le parole non bastano ad esprimere, allora bisogna agire. Parlare sì, ma per mettere in pratica ciò che si dice. Questa è la parte dedicata alla progettualità, alla necessità che per ogni tematica affrontata si pongano in essere le basi per la scoperta di nuovi punti di vista, nuove prospettive per affrontare la vita, la società, qualsiasi relazione umana. Sempre nell’ottica dell’importanza di un confronto onesto – e per questo, forse, rivoluzionario – fondato su di una comunicazione corretta, sana.
Ogni evento della Rassegna tratta le parole, in modo diverso: dai laboratori di scrittura intuitiva, alla poesia, alla letteratura, alla denuncia sociale. Per i temi individuati e per l’obiettivo che la manifestazione si prefigge di raggiungere sarà data massima divulgazione negli ambienti scolastici e, due degli incontri in calendario avranno come principali destinatari gli studenti delle scuole di grado superiore, per l’intrinseco messaggio pedagogico che si vuole dare alle generazioni future”.
Ci parli, invece, adesso, della scelta della affascinante e magica location…
“La scelta della location della Biblioteca Bellini, con sede in via Passo Gravina, sottende all’intrinseco fine di scoperta (riscoperta) e/ o di conoscenza personale. In particolare dei luoghi storici e culturali del patrimonio cittadino e quindi di ogni catanese, nascosti o dimenticati e che necessitano di una rivalutazione. L’ingresso in via Spagnolo (via Etnea, altezza civico 529), l’ingresso laterale è caratteristico e suggestivo perchè è un vicolo pedonale che passa sotto un arco delle mure dell’acquedotto benedettino. Un luogo di cultura è la giusta sede per questa Rassegna e la biblioteca di via Passo Gravina merita di essere scoperta e riscoperta dai catanesi. La fruizione di tale luogo da parte di ogni partecipante a questo evento può essere un contributo al recupero del bene nell’immaginario collettivo legato alla cultura catanese e all’arte in genere, intento comune alla organizzatrice della manifestazione e alle istituzioni interessate, con cui ci si è trovati, sul punto, in perfetta sinergia. Mi auguro che questo possa continuare ad essere un appuntamento annuale a conclusione della stagione estiva, in modo da dare risalto alla bellissima location esterna e da offrire uno spettacolo che sposi tradizione, cultura e innovazione”.
Le due edizioni di “Parole oltre. Oltre le parole”, i temi trattati ed i protagonisti…
“Lo scorso anno, nella prima edizione, ho trattato di sogni e dei laboratori di scrittura, di poesia, di denuncia sociale e di letteratura. Quest’anno i temi sono il linguaggio cinematografico del simbolismo giapponese con l’indagine esplorativa e intimistica da parte di due generazioni che si confrontano e spesso si scontrano, la mia quella dei cinquantenni e quella di coloro che potrebbero essere miei figli, dei diciottenni, su uno dei massimi rappresentanti del genere Anime, il regista e illustratore Miyazaki (fondatore dello studio Ghibli); lo sport come volano per il riscatto di situazioni di disagio sociale ed espressione di un’inclusione sociale con il progetto letterario e fotografico “Oltre il ring”; l’uso della terminologia opportuna nel tema dell’inclusione sociale dei soggetti con disabilità, con la mostra fotografica “Le parole dell’inclusione” e, infine, chiude un incontro letterario, a cui tengo moltissimo, con la vincitrice del Premio Calvino del 2017, Emanuela Canepa, sull’ombra, ovvero il blocco della comunicazione. I protagonisti di quest’anno sono: due giovanissimi alla prima esperienza sul palcoscenico, Giovanni D’Arrigo e Silvia Giusto, Fabiana Muni (pedagogista) e Antonio Licari (fotografo), Virginia Rita Potenza (A.GE.S.I.) e, appunto, Emanuela Canepa (scrittrice)”.
Gli obiettivi che ha raggiunto o che spera di raggiungere con la rassegna…
“Sono sempre stata convinta che la sinergia tra più persone che hanno ideali simili ed esprimono attraverso l’arte la loro idea/identità sia il maggior mezzo di comunicazione possibile, per questo i miei eventi sono multi-artistici. La scelta di fine agosto come data e della sua conferma quest’anno è data dal fatto che di solito la maggior parte della gente prende le ferie a luglio o la prima metà di agosto. L’anno scorso abbiamo avuto una buona affluenza, la Rassegna che peraltro è in co-organizzazione con l’Assessorato alla Cultura di Catania, ha ottenuto un ottimo seguito. Ricevere i complimenti da parte della città è per me la più grande soddisfazione. Facciamo cose belle, dico sempre io e la gente tornerà. Torni sempre nei posti dove sei stato bene”.
In attesa dei quattro appuntamenti della Rassegna “Parole oltre. Oltre le parole” (23-24-25-26 Agosto 2022), ringraziamo Barbara Mileto per questo suo regalo di confronto, cultura e riflessione alla città e diamo appuntamento quindi a tutti alla seconda edizione della manifestazione, citando il motto preferito della scrittrice catanese: “Non sei fregato veramente finchè hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla. (Alessandro Baricco)”. Ma, comunque, avremo ancora modo di parlare con e di Barbara Mileto con una chiacchierata più ravvicinata e più profonda. Prossimamente la conosceremo meglio…