“Sono stata conquistata da García Lorca tanti anni fa. E’ come se, nonostante un secolo di separazione tra noi, sentissi un legame profondo con quella sua sensibilità. L’idea di farne uno spettacolo mi accarezzava da tempo ma ha preso sempre più forma quando ho cominciato a studiare il flamenco”. Così Ornella Giusto, attrice, poeta e produttrice racconta la connessione con l’artista catalano che l’ha portata a scrivere, produrre, dirigere e intepretare lo spettacolo “Hombre de libertad- Omaggio a Federico García Lorca” in cui racconta la vita e l’intensità del poeta con un’opera in cui si specchia e si riconosce.
Dopo il debutto del 26 luglio al Catania Summer Fest e gli applausi della tappa a Ragusa, lo spettacolo – prodotto da Black & White e OG production – sarà in scena mercoledì 10 agosto, alle ore 21, al Parco Borsellino Teatro Turi Ferro di Gravina di Catania, per una serata di stelle cadenti e arte, che sarà un’occasione (ce ne saranno presto altre in tutta l’Isola) per conoscere la storia e l’anima del poeta spagnolo e della sua grande lotta per l’affermazione della libertà di artista e di uomo, socialista, omosessuale e innovativo.
Lo spettacolo Hombre de libertad – Omaggio a Federico García Lorca vede in scena Ornella Giusto, accompagnata dalle musiche dal vivo, alla chitarra del maestro Agatino Scuderi (ci sono anche le voci registrate di Giampaolo Caprino e Rosario Galli). Si tratta di un monologo in cui l’artista catanese – ormai da anni a Roma – racconta la storia di uno dei poeti più importanti della letteratura spagnola del XX secolo. Attraverso le sue poesie, la donna entra nel mondo nascosto dei suoi pensieri e vuole restituirli attraverso una narrazione intima, sussurrata, come fosse una conversazione tra pochi amici riuniti in un convivio. Il tema centrale è appunto quello, sempre attualissimo, della libertà, intesa come la possibilità dell’uomo di agire senza costrizioni o impedimenti esterni; un uomo che è privo di questa possibilità non può essere libero di amare, di esistere e di compiere qualsivoglia azione. Un monologo in cui una donna, tra poesie, canzoni dal vivo e passi di flamenco, racconta la vita del poeta, come se fosse lui stesso a porgerla al pubblico e, in questo modo, accompagna lo spettatore in un magico excursus nella vita del poeta, dalla sua infanzia ai suoi amori tribolati, che si traduce in un lento navigare nell’animo umano.