Sono tante e svariate le modalità di promozione della donazione di sangue, tra slogan, oggettistica, manifestazioni di vario genere, ma quella messa in “strada” domenica 18 ottobre dalla Fidas è stata senz’altro tra le più originali e di forte efficacia attrattiva.
“Metti in moto il dono”, è questo lo slogan, infatti, che ha accompagnato il tour motociclistico che si è snodato lungo le strade della nostro territorio pedemontano, con raduno e partenza da Piazza Rocco Chinnici (Le Ciminiere) a Catania, facendo tappa a Tremestieri Etneo (Piazza Dante) e arrivare a Paternò (Piazza Umberto).
La manifestazione, frutto della collaborazione organizzativa della ADVS Fidas Catania, GDVS Fidas Paternò e del Moto Club Catania, ha riscosso un notevole successo in termini di adesioni, con oltre 150 partecipanti, tutti con la casacca ufficiale riportante i simboli promozionali dell’evento, per dire ”Si alla Vita” attraverso il dono del sangue.
I tre momenti di sosta sono stati, così, occasioni di sensibilizzazione e di invito alla donazione di sangue, soprattutto in questo periodo estivo in cui in maniera particolare si avverte la necessità e l’importanza di questo preziosissimo elemento, spesso unica risposta nella cura di specifiche malattie croniche, piuttosto che nella disponibilità nelle sale operatorie per l’effettuazione degli interventi chirurgici. La presenza e gli interventi a Catania, prima della partenza, del Presidente della 8° Commissione Seby Anastasi, durante la prima tappa a Tremestieri Etneo del Sindaco Santi Rando e dell’Assessore Giuseppe Di Gregorio, e all’arrivo a Paternò del Sindaco Antonino Naso, hanno tutti significato e testimoniato il valore sociale della donazione di sangue, che diventa dovere civile per tutti i cittadini e diritto alla salute per quanti ne hanno necessità. E tra questi – come sottolineato da Elvira Amato dell’ATOG Catania (Associazione Talassemici dell’Ospedale Garibaldi) – i pazienti affetti dalla malattia genetica della talassemia che ogni 15 giorni devono ricorrere alla trasfusione di sangue per poter vivere una “vita normale”.
Altro momento significativo l’intervento di Don Gaetano Sciuto, parroco della Chiesa Madre “S.Maria della Pace” di Tremestieri Etneo, che nel ribadire quanto sia importante la donazione di sangue da parte di tutti, in quanto valore universale, e ancor più per i credenti, perché li avvicina alla esperienza di Gesù, ha impartito su tutti i partecipanti la benedizione e implorato la protezione della Madonna.
L’evento catanese, che ha dato seguito alla iniziativa messa in campo dalla Fidas a livello nazionale, con manifestazioni similari che hanno attraversato per tutta l’estate le varie regioni d’Italia, da nord a sud, riscuotendo sempre grande accoglienza e consensi, ha voluto così promuovere e diffondere nella nostra provincia, tradizionalmente caratterizzata da una scarsa propensione alla donazione e con un indice donazionale tra i più bassi d’Italia, la cultura della donazione del sangue, come una delle espressioni più belle dell’uomo, nella gratuità, generosità e volontarietà del gesto, coniugandola con la passione per le due ruote, e attraverso di questa, con l’amore e il rispetto per la bellezza dei nostri territori, della natura, della vita.
Salvatore Caruso