Cronaca

Non è stata una semplice rimpatriata tra vecchi amici o compagni di classe, come se ne sentono di tanto in tanto, ma un’occasione di incontro che ha racchiuso in sé tutti i connati di un vero e proprio evento per la comunità tremestierese. L’occasione, quella della ricorrenza, per i nati a Tremestieri Etneo nell’anno 1957, dei loro 65 anni, festeggiati domenica 9 ottobre con una serie di iniziative, dal valore istituzionale, religioso e sociale.

Primo appuntamento della Giornata di Festa denominata “Festa dell’Incontro, dell’Amicizia, della Riconoscenza” l’incontro in aula consiliare con il sindaco Santi Rando, dei 65enni Biondi Mario, Carbonaro Maria Pia, Caruso Salvatore, Costa Maria Carmela, Frutteto Agata, La Rosa Antonella, Licandro Giovanna, Mangano Mario, Messina Matteo, Nicolosi Giuseppe, Nicolosi Mariolina, Onesta Vincenza, Torrisi Giuseppina, Valenti Antonio e Valenti Concita, in rappresentanza di tutti i coetani della classe 1957.

Presenti alla cerimonia anche l’assessore  alle politiche sociali Francesco Fazio, il comandante della polizia locale Carmelo D’Uso, il vice Paolo Messina e l’ispettore Gaetano  Di Stefano, i festeggiati convenuti hanno voluto significare e testimoniare  – come si legge nel foglio pergamena consegnato al sindaco – i forti legami che li unisce al loro paese natio e  confermare il loro impegno a preservarne e promuoverne il territorio e le sue tradizioni, caratteristiche dell’operosità, ingegno e generosità della sua gente, così che ancora oggi e per gli anni a venire Tremestieri Etneo possa sempre più distinguersi, essere riconosciuta ed apprezzata come “Città della Pace e del Dono”.

Compiacimento per l’iniziativa è stato espresso dal sindaco, che nel ringraziare i giovani 65enni, esempio tangibile di attaccamento e amore al proprio territorio, ha donato loro un attestato, sugellato dalla tradizionale foto di gruppo,  con la seguente menzione: “Riuscire a portare un contributo operoso e creativo in grado di arricchire la comunità, concretizza un esempio encomiabile di cittadinanza attiva e partecipe del contesto culturale e sociale e merita apprezzamento e gratitudine espressa a nome di tutta la collettività”.

La giornata è proseguita quindi con la celebrazione della messa in Chiesa Madre, officiata dal parroco, sac. Gaetano Sciuto, nel corso della quale alle espressioni di gratitudine per la vita e i doni ricevuti, si è elevata la preghiera per una vita in salute, ancora ricca di grazie, per continuare ad essere  testimoni di impegno e di servizio nella comunità.

La serata si è quindi conclusa con una bella festa  sul sagrato della chiesa, animata dalla storica band locale “Onde Verdi 72” che ha riproposto, in un mix travolgente e coinvolgente, tra luci e colori, tra immagini sbiadite degli storici “caroselli pubblicitari” e di eventi di cronaca dell’epoca, una carellata di brani musicali anni ‘70/80, sempre care nei ricordi di tante generazioni.

Salvatore Caruso

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