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Al Cut, Centro Universitario Teatrale, in piazza Università 13, a Catania è in scena dal 20 ottobre, fino a domenica 23 ottobre, ore 21.30, nell’ambito del “Catania Off Fringe Festival”, lo spettacolo della Compagnia Carnevale di Milano  “Il Bradipo e la Carpa” , lavoro emozionante che dal 2018 è in tournée in tutta Italia, raccogliendo numerosi premi.

“Il Bradipo e la Carpa” è l’adattamento per la scena del volume, del giornalista e scrittore catanese Roberto Quartarone, “Due Eroi in Panchina” (edizioni InContropiede)  ed in circa 50’ racconta  l’amicizia tra i due calciatori e poi allenatori ungheresi Istvan Tóth (la “Carpa”) e Géza Kertész (il “Bradipo”). Quest’ultimo è stato allenatore del Catania e sotto la sua guida, fu promosso nel 1993-34 per la prima volta in Serie B. Dopo aver rivoluzionato i campi di calcio italiani negli anni Trenta, al “Bradipo” sono state dedicate a Catania una via e una targa, oltre al murale che lo include tra i grandi campioni del Catania all’esterno dello Stadio Angelo Massimino.  

I due protagonisti dello spettacolo

I due protagonisti della pièce, Antonio Carnevale e Riccardo Stincone nei panni rispettivamente della “Carpa” e del “Bradipo” – col supporto in scena di un pallone, di due sgabelli di legno, da un’area segnata col gesso che ricorda il campo di calcio e l’angusto spazio della prigiobia, da una chitarra e con la poesia, “Goal” (che risale al 1933-1934) di Umberto Saba, tifoso della Triestina-, fanno conoscere allo spettatore, attraverso una delicata narrazione, una gestualità essenziale, la vera essenza di due eroi, i cosiddetti “Schindler del calcio”, amanti del calcio, della bellezza delle città italiane (Trieste, Salerno, Roma, Catania, Milano) e capaci, tornati nel loro paese, di sacrificare la loro vita per salvare quella di molti partigiani ungheresi e di moltissimi ebrei. Uno spettacolo che con estrema semplicità susita notevoli emozioni, che tocca il cuore e che, soprattutto, consente di conoscere lo spessore umano di due eroi come Istvan Tóth e Géza Kertész che in un mondo di crudeltà e di tragedie trovarono la forza di rimanere uomini.

La pièce, attraverso un allestimento sobrio, con estrema naturalezza e semplicità, fa parlare i due protagonisti che scherzano sui loro soprannomi, ricordano le azioni di gioco e le città italiane da loro amate, senza mai scordare Budapest, luogo dell’inizio e della fine di tutto. Al momento dell’invasione nazista dell’Ungheria e delle deportazioni nei campi di sterminio, i due amici sceglieranno la strada della resistenza. Consapevoli di essere “nazionalisti, cristiani e professionisti affermati”, ovvero privilegiati, invece di rimanere comodi sulla poltrona a godersi i loro successi sportivi, crearono il gruppo Melodia, attraverso il quale salvarono la vita di moltissimi ebrei, a costo infine della loro. La mattina del 6 febbraio, a meno di una settimana da quella che sarebbe stata la liberazione di Budapest, un plotone d’esecuzione nazista li fucilò alle prime luci dell’alba.

La locandina

“Il Bradipo e la Carpa”, in scena ormai da quattro anni, continua a mantenere immutato il suo fascino, come storia illuminante di due semplici eroi amanti dello sport e della vita. Su una scena che contiene solo l’essenziale, i protagonisti sono solo gli attori e la loro storia da raccontare, senza immagini superflue o ridondanti, senza inutile retorica. Ancora una volta Antonio Carnevale e Riccardo Stincone, attraverso una narrazione lineare, spiritosa e discorsiva, catturano l’attenzione dello spettatore, ricostruendo tra passato e presente, tra ombre e luci, una storia di sport e di vita, di due eroi come Istvan e Géza, rendendo partecipi tutti del loro amore per la vita e per il calcio, della scelta di sacrificare la loro vita- in un finale drammatico con quella foto accartocciata nella giacca di Géza – per salvare altre vite, consacrandosi eroi nella loro semplicità, opponendosi alla malvagità dei nazisti, alla disumanità imperante.

Spettacolo già applaudito nell’ottobre del 2019 a Catania e che si rivede con estremo piacere, per il suo allestimento sobrio ed elegante, per la sua sensibilità a certi aspetti della vita nei suoi mille volti, da quello giocoso a quello triste e drammatico. Applausi alla fine per lo spettacolo e per i due interpreti Antonio Carnevale e Riccardo Stincone che continuano a riproporre la loro storia coraggiosa ed emozionante di due eroi e sportivi da non dimenticare.

“Il Bradipo e la Carpa”

Legato allo spettacolo, sempre nell’ambito del “Catania Off Fringe Festival” si è svolto nel pomeriggio di oggi, 22 ottobre, l’incontro della Compagnia Carnevale , al “Mono” in via Gornalunga, con Roberto Quartarone e Sergio Capizzi per parlare del libro “Due Eroi in Panchina” da cui è stato tratto “Il Bradipo e la Carpa”, spettacolo ancora in scena stasera, alle 19.30 e domani, alle 21.30, al Centro Universitario Teatrale (Cut).

Scheda

“Il Bradipo e la Carpa”

Regia di Antonio Carnevale

Con Antonio Carnevale e Riccardo Stincone

Adattamento per la scena di “Due Eroi in Panchina” di Roberto Quartarone, edito da InContropiede

Luci di Giovanni Corsini

Costumi di Alessandra Faienza

Organizzazione di Maria Claudia Trovato
Produzione Compagnia Carnevale di Milano

Durata: 50′

Centro Universitario Teatrale di Catania – Catania Fringe Festival 2022 – 20, 21, 22 e 23 ottobre 2022

Trailer “Il Bradipo e la Carpa”

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